Le Pmi migliorano i conti nel 2010 a dispetto delle banche

Rilevazioni – Diminuiscono le imprese costrette a chiedere prestiti secondo l'Osservatorio di Confcommercio, ma peggiorano le condizioni imposte dagli istituti di credito

Aumentano le imprese con le casse piene a sufficienza e diminuiscono quelle costrette a chiedere un prestito alle banche; tuttavia diventa più complicato ottenere un finanziamento dagli istituti di credito. Questi i principali risultati dell'Osservatorio sul credito di Confcommercio sul primo trimestre 2010, che ha esaminato un campione nazionale di aziende del commercio, del turismo e dei servizi.

Imprese più solide
Il 14% delle Pmi non è riuscito a soddisfare il proprio fabbisogno finanziario nei primi mesi dell'anno, contro il 16% nell'ultimo trimestre del 2009; invece, la quota delle imprese con un salvadanaio autonomo ha superato il 60%, mentre era poco più della metà del totale nella rilevazione precedente. Infine, il 25% delle aziende ha fatto quadrare i conti ma con qualche difficoltà. Il risultato è che le imprese in salute sono il 21% in più di quelle da risanare (nell'Osservatorio di fine 2009 erano solo il 2,5% in più). In pole position ci sono le attività di medie dimensioni nelle regioni del Nord, soprattutto nel settore dei servizi (informatica e immobiliare), nella grande distribuzione e nel comparto alimentare; più in difficoltà le aziende del commercio all'ingrosso e dell'abbigliamento nelle regioni del Centro e del Sud. Per quanto riguarda le previsioni sul prossimo trimestre, gli ottimisti superano i pessimisti del 3,4 per cento.

Ma le banche stringono le corde
Sul versante dei finanziamenti bancari, il 22,3% delle imprese si è rivolto a una banca per ottenere un prestito, contro il 24% della rilevazione precedente (e contro il 27,5% del terzo trimestre 2009 e il 34,6% del secondo). A questa discesa costante nel numero di richieste, però, si accompagna un crescente inasprimento delle condizioni imposte dalle banche per accordare i prestiti, soprattutto nel costo del credito e nelle garanzie. Al 55,5% delle aziende richiedenti è stato concesso un fido uguale o superiore a quello voluto, contro il 62,7% nell'ultimo periodo dello scorso anno e il 72,5% nel terzo trimestre 2009. Quasi il 22% delle imprese richiedenti non ha ottenuto alcun prestito o l'ha ottenuto con un importo inferiore a quello sperato. La quota era pari al 16,2% e al 13,5% rispettivamente nel quarto e terzo trimestre 2009. Si è quindi tornati ai livelli dell'inizio del 2009, quando è partita la crisi economica e il 21,5% delle imprese segnalava difficoltà nel rapporto con le banche.

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