Le Terrazze di Vado, un nuovo approdo fra shopping e relax

Stando a Jones Lang LaSalle, alla fine del 2008 in Italia si contavano più di 800 complessi commerciali per una Gla totale di oltre 13 milioni di mq, con un’altissima percentuale dello stock (88%) composta da centri commerciali classici. Retail park (6%), factory outlet centre (4%) e altre tipologie (2%) risultavano ancora relegate a ruoli ancillari, ancorché in crescita. Tra le realizzazioni dell’anno scorso, la categoria principe ancorata a un super/ipermercato ha così totalizzato 31 aperture su 46, denotando una progressiva riduzione del gap, mentre la pipeline di prodotto appare sempre più variegata. In proposito, al netto delle rigide definizioni statistiche, è di palmare evidenza che stiamo assistendo a un riequilibrio dell’offerta globale e a una rivisitazione degli standard tradizionali in materia di configurazione e articolazione dei luoghi dello shopping: concetto (repetita iuvant) che esula dal mero atto d’acquisto, rimandando piuttosto a un’organica capacità di attrazione e di aggregazione dei fruitori. A tale riguardo, realizzare insediamenti che siano in grado di proporsi e affermarsi come destinazione a tutto tondo, sulla scorta di un’effettiva integrazione e interazione con il territorio, acquista una valenza strategica, in un quadro che vede una forte intensificazione della pressione competitiva.
Tra i progetti a elevato quoziente innovativo in itinere, abbiamo ricordato in precedenza Le Terrazze di Vado (www.leterrazzedivado.it), complesso turistico-commerciale in costruzione nell’area dismessa dell’ex cokeria, all’interno del Parco Est dell’omonimo comune ligure, nella fascia costiera confinante con Savona, Bergeggi e Quiliano. È il frutto di una radicale opera di riqualificazione che punta a creare un polo composito nelle sue molteplici declinazioni funzionali, sia commerciali sia ludico-ricreative. L’intervento contempla 21.000 mq complessivi a uso retail, con grandi superfici food (a insegna Coop) e non-food (spicca Decathlon), 60 proposte di vario taglio, oltre a servizi, componenti leisure (piscina, palestra, parco giochi) e ristorazione di qualità, cui si aggiungono ulteriori opportunità di fruizione non convenzionali. I terrazzamenti “open air” (12.500 mq) si prestano infatti all’organizzazione di manifestazioni pubbliche, mercatini, fiere e sagre, consentendo di massimizzare il potenziale sinergico, nell’ottica del radicamento territoriale. Completano l’iniziativa una torre a destinazione mista, nonché un’area parcheggi di 40.000 mq su due piani, per un totale di 1.500 posti auto.

Concept: riferimenti d’ispirazione nautica

Spazi aperti alla luce e all’aria, con piazze, vie alberate e ampie zone verdi contrassegneranno una struttura integrata armonicamente nel tessuto locale, coerente con la vocazione marittima e la tradizione navale della località costiera ligure. In termini di concept architettonico, Le Terrazze di Vado si presenterà come il profilo di un transatlantico, affiancato da vecchie strutture portuali riattate, attraverso un utilizzo predominante del vetro, caratterizzandosi per i riferimenti d’ispirazione nautica, quali pontili in legno, finestre panoramiche a oblò ed elementi ispirati alla forma della vela. Il complesso ambisce a diventare un punto di riferimento per il bacino d’utenza primario (oltre 70.000 residenti nell’isocrona dei 10 minuti di percorrenza), nonché una nuova meta per il turismo della Riviera di Ponente, capace di catalizzare i flussi delle vicine località balneari e quelli crocieristici, grazie alla sua localizzazione a 1.500 metri dal casello autostradale Savona/Vado Ligure e a 800 metri dal terminal traghetti. Le presenze turistiche entro i 60 minuti di percorrenza sono stimate in più di 4,2 milioni di unità. Il potenziamento della rete viaria, finalizzato ad assorbire flussi di traffico intensi nei mesi estivi, ne rafforzerà l’appeal. La struttura beneficerà di una grande visibilità dalle principali arterie stradali della costa, innalzandosi rispetto al livello del mare (a 400 metri di distanza) e alle costruzioni circostanti. La realizzazione del primo investimento in Italia di Carlyle Europe Real Estate Partners III, il terzo fondo immobiliare europeo del gruppo internazionale di private equity Carlyle, è affidata a Immobiliare Parco Est (Ipe) e alla società di sviluppo Global Re Sol.