Legge di Stabilità: QUI! Group plaude al nuovo welfare aziendale

Il presidente del gruppo Gregorio Fogliani commenta positivamente il nuovo regime fiscale in discussione per i premi produttività e la spinta verso i Pos anche per i micropagamenti.

Un passo importante per sostenere il rilancio dei consumi, da un lato attraverso il potenziamento del welfare aziendale, che incide sul benessere delle famiglie, dall’altro con la maggiore diffusione dei sistemi di pagamento elettronici. Questo il parere favorevole espresso da Gregorio Fogliani (in foto), presidente di QUI!Group, in merito alla Legge di Stabilità attualmente in discussione in Parlamento.

welfare_azienale_0Le due misure a cui si fa in particolare riferimento sono il nuovo regime fiscale previsto per i premi produttività, erogati anche sottoforma di voucher utili per pagare asili, libri di scuola, l’assistenza agli anziani o i servizi sanitari, e l’emendamento che punta a diffondere l’adozione dei Pos anche per accettare i micropagamenti.

Nel primo caso, si parla di buoni acquisto esentasse fino a un tetto di 2.000 euro e di 2.500 per le aziende che applicano forme partecipative, ovvero di “un sistema win-win-win vantaggioso per le aziende, che possono incentivare e motivare i propri dipendenti, dando loro un contributo spendibile a seconda delle loro esigenze, per i lavoratori, che ottengono un sostegno al reddito netto e dunque per l’economia del Paese”, sottolinea Fogliani.

pagamenti elettronici pos cartaNel secondo caso, si tratta di “un vero e proprio strumento di marketing per accrescere e fidelizzare i clienti. Le carte e in futuro il mobile non saranno solo uno strumento di pagamento, ma una piattaforma sulla quale caricare strumenti e servizi a valore aggiunto”, ribadisce Fogliani, evidenziando come il Pos non debba essere visto come un costo, ma come un’opportunità di business per ottenere più ricavi.

“Presto si pagherà tutto via mobile, in modo sempre più semplice e immediato. Se si studiano soluzioni intelligenti, gli emendamenti discussi in questi giorni potrebbero essere il primo passo verso la rivoluzione del settore. Il futuro è l'Italia digitale”, conclude Fogliani.

 

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