L’immagine è più forte della continuità

Interruzione dell’attività, instabilità geopolitica e guasti It sono i rischi maggiormente temuti dalle imprese, per lo meno secondo quanto emerge dal quinto Allianz Risk Barometer 2016, il quinto sondaggio annuale sui rischi aziendali pubblicato da Allianz Global Corporate & Specialty, il cui ricco rapporto è consultabile a questo indirizzo .

Schermata 2016-01-19 alle 09.36.32Il Risk Barometer, per la cui redazione sono stati contattati oltre 800 risk manager ed esperti nel campo assicurativo di più di 40 Paesi, mostra che la percezione del rischio da parte delle imprese sta cambiando in modo sostanziale. Le aziende si dichiarano meno preoccupate dei problemi tradizionali come catastrofi naturali o incendi, ma cresce la percezione del rischio proveniente da altri eventi negativi tra i quali la forte concorrenza di mercato e gli incidenti informatici.

Il rischio sulla supply chain

Entriamo nell'indagine con un minimo di dettaglio. L'interruzione delle attività e della supply chain rimane per il quarto anno consecutivo il rischio principale per le aziende a livello mondiale (38%). Cambia però l'aspettativa di rischi, ora attesa da danni immateriali quali attacchi informatici, guasti tecnici o instabilità geopolitica. Sale al secondo posto l’evoluzione del mercato (34%), mentre in terza troviamo gli incidenti informatici (28%), ai quali su base decennale viene assegnata la prima posizione. Nell'area Emea le prime tre posizioni sono identiche a quelle della classifica mondiale.

Oltre all'analisi mondiale e a quelle regionali, l'Allianz Risk Barometer esplora anche rischi specifici per settori, come ad esempio quello di produzione, marittimo e altri settori principali, nei quali si registra qualche sorpresa.

L'alimentare teme il danno di immagine

Se per quasi tutti i settori il problema principale è stato l'interruzione dell'attività, infatti, nell'alimentare è più temuto un danno d'immagine. La competitività, che si trova al quinto posto, viene sentita meno che in altri settori, visto che la classifica globale la pone in seconda posizione.
I primi cinque rischi evidenziati nel settore alimentare sono il danno di reputazione o d'immagine (61%), l'interruzione di attività (49%), incendio o esplosioni (29%), catastrofi naturali (24%) e cambiamenti nei mercati (22%).
Molti settori industriali stanno vivendo una trasformazione importante", ha spiegato Chris Fischer Hirs, Ceo di Agcs, poiché "l’Internet delle cose e in generale la digitalizzazione stanno modificando influenzando l’operatività industriale e i modelli di business”.

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