Linkontro Nielsen 2016: nessun dogma, l’esperienza digitale va vissuta

Per intercettare un consumatore sempre più connesso, opinioni a confronto

Industria e distribuzione moderna sulle tracce del consumatore connesso. Il punto di partenza? Prima di tutto eliminare i dogmi. Mario Gasbarrino, ad di Unes, inizia il suo intervento, durante l’incontro moderato da Giovanni Fantasia, ad di Nielsen Italia, ironizzando sul ruolo dell’eCommerce: “Lo paragono al monossido di carbonio, ti uccide senza che tu te ne accorga”. Poi chiosa: “Ci costringe a modificare l’offerta e ci impone di rivedere la negoziazione tra industria e gdo, ormai paleolitica”.

Come muoversi per il futuro? “Migliorare la shopping experience, rendere la spesa più friendly, sviluppare la marca privata, valorizzare il freschissimo e puntare sulle persone”. Sull’eCommerce Valerio Di Natale, area president meals S.E. Mondelēz Internazional, ha obiettivi di sviluppo precisi: “Nel 2020 vogliamo raggiungere 1 miliardo di dollari di fatturato. Utili a questo scopo le partnership con Alibaba e Ibm”. Per Di Natale fondamentale è gestire la multicanalità. Gregoire Kaufman, direttore commerciale marketing di Carrefour Italia, evidenzia la necessità di una migliore conoscenza del consumatore, grazie ai big data, e di una comunicazione non più verticale ma mirata. L’approccio dell’insegna con il digital è evidente nello store di Carugate (Mi). “Al suo interno abbiamo sviluppato app specifiche, schermi interattivi, un ecosistema integrato al servizio del consumatore”.

L’esperienza digitale di Unilever, raccontata dal presidente e ceo Angelo Trocchia, è invece finalizzata a reinventare il brand Algida puntando sullo sviluppo del mobile. Ne è esempio la collaborazione con Shazan che consente, dopo l’ascolto dello spot di Magnum, di attivare  servizi, coupon e dialogo virtuale con i fruitori.

 

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