di Alessandro Battaglia Parodi
Thorntons è azienda dolciaria travagliata che ha visto crollare negli ultimi mesi le sue quotazioni in borsa. L'offerta di 145 pence per azione nell'Opa lanciata da Ferrero per rilevare il 34,36% del suo capitale valorizza Thorntons per 111,9 milioni di sterline, pari a 157,6 milioni di euro. L'accordo con Ferrero porta sollievo agli investitori dell’azienda inglese, più volte costretta a lanciare il “profit warning”, ovvero un allarme sugli utili aziendali (e quindi un grave rallentamento dei profitti), culminato il mese scorso nell’allontanamento del chief executive manager. Non un colpo di mano ostile, dunque, ma un’operazione che ha ricevuto il parere favorevole da parte del board del gruppo britannico.
- Il gruppo inglese impiega oggi 3.500 dipendenti e accoglie in sé un'articolata rete commerciale fatta di 242 stores e caffè nel Regno Unito e in Irlanda, oltre a 158 outlet in franchising.
- Si tratta di un vero e proprio cambio di strategia da parte di Ferrero. L’Opa rappresenta la prima mossa da timoniere unico da parte dell'ad Giovanni Ferrero, che lo scorso maggio dichiarava a Expo quanto lo sviluppo del gruppo non potesse più essere affidato alla sola crescita organica.
- Ferrero dovrebbe iniziare una revisione strategica di Thorntons non appena otterrà il controllo della società, sollevando quindi alcuni dubbi sul futuro dei negozi.
- La mossa a sorpresa di Giovanni Ferrero è quella di aver puntato sulla rete commerciale diretta e in franchising del brand inglese potendo quindi disporre di una piattaforma commerciale per la vendita al dettaglio dei suoi prodotti. Ma solo dopo aver provveduto, molto probabilmente, a una chiusura selettiva dei punti di vendita meno profittevoli (operazione che peraltro già Thorntons stava attuando negli ultimi tempi).
- Secondo esperti britannici, fra le cause dell'indebolimento di Thortons, c'è stato proprio l'abbandono della strategia di destination store per abbracciare quella di una capillarità accentuata.
- Il gruppo italiano si è impegnato a mantenere la fabbrica di Alfreton, nel Derbyshire, che occupa il 40% del personale.
