L’ipermercato resiste se si colloca sotto casa

I protagonisti – Il format del futuro è un supermercato più grande senza essere un superstore o un ipermercato (da MARKUP 203).

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La crescente incapacità del nostro sistema economico di creare ricchezza sta incidendo sulle dinamiche dei consumi e sulla loro composizione con ripercussioni dirette sullo sviluppo del sistema distributivo che è in fase di frenata, attenuata dai tempi lunghi di realizzazione delle nuove aperture. Dalla rappresentazione dello scenario attuale della distribuzione emerge una realtà, in movimento, che lascia presagire secondo quali linee di tendenza si modificherà il sistema, tenendo conto che il nostro paese mostra due realtà molto diverse fra loro per concentrazione, composizione e tendenze dei diversi segmenti della distribuzione e che, mentre la rete del non-food è in crescita, quella delle superfici moderne alimentari dall'inizio dell'anno si è di fatto azzerata.

Nuovi supermercati?
In questo ambito il dato più evidente è quello del discount che, nonostante abbia quasi raggiunto quota 4.400 unità e stabilito il primato dell'incremento delle superfici - a cui ha però corrisposto un calo della produttività per metro quadrato -, non appare aver assunto un ruolo incisivo nelle abitudini di spesa degli italiani. Tre consumatori su quattro (prevalentemente al sud dove il peso del format è nettamente superiore alla media nazionale) vi hanno fatto la spesa in media ogni 16,5 giorni, contro i 4,8 giorni della frequenza di visita negli iper e super, spendendo uno scontrino che è quasi un terzo di quello dei concorrenti maggiori. Questi dati, coniugati con quelli sui prodotti più venduti (disomogenei rispetto a quelli dei consumi nel loro insieme), confermano un ruolo integrativo e complementare del discount, anche se l'introduzione recente di molte marche leader (Nutella!), il progressivo completamento dei reparti freschi e l'ampliamento delle superfici potrebbero far traslare questo format verso quello dei "supermercati da primo prezzo".
Il format, per il quale si è parlato per primo di crisi e si sono messi in moto progetti riformisti, è però l'iper, la cui diagnosi delle tendenze è molto complessa per la diversità dei risultati fra le varie insegne, dimensione delle superfici e location. Certamente sui risultati degli iper ha influito una componente esterna, quale il caro benzina e la flessione protratta e generalizzata di tutti i segmenti dell'offerta non-food, in modo particolare nei bacini dove c'è densità di medie e grandi superfici specializzate, che, soprattutto in certi settori, hanno innovato molto. Queste hanno saputo rea­lizzare quella sintesi fra qualità dell'offerta e prezzi che non è ancora riuscita al food (Zara o Ikea fanno i prezzi più bassi, ma a nessuno verrebbe in mente di definirli discount), mentre la flessione della presa del format sul consumatore è ancora da dimostrare.

Prossima prossimità
Sta di fatto che l'area più virtuosa sembrerebbe essere quella dei super più grandi, dei superstore e degli ipermercati di taglia inferiore. Le insegne leader in questo segmento sono presenti soprattutto al nord-ovest, hanno spesso collocazioni urbane o sono al centro di più conurbazioni extraurbane. I loro layout sono focalizzati sui freschi e le loro politiche sulla fedeltà del consumatore, tanto da farli identificare come i protagonisti di una nuova prossimità, quella che porta l'iper sotto casa in concorrenza con i format caratteristici che, nonostante i numerosi restyling (i vari express, city, sotto casa ecc.), sono in regresso sia nella ponderata sia nella numerica. Non a caso lo staff di una grande insegna europea ha definito l'iper "il Portello" il più bel punto di vendita di prossimità d'Europa.

Evoluzione delle reti di vendita

periodo di analisi: dal 2007 al 31 marzo 2011
Format 2007 2010 2010 vs 2007 1° semestre
2011
1° semestre
2011 vs 2010
N. N. N. % N. N. %
Libero servizio 15.688 15.867 179 1,1 15.429 -438 -2,8
Supermercati 400-799 mq 4.723 4.728 5 0,1 4.723 -5 -0,1
Ipermercati >800 mq 112 120 8 7,1 120 - -
Discount 3.619 4.382 763 21,1 4.394 12 0,3
Format in declino 24.142 25.097 955 4 24.666 -431 -1,7
Supermercati 800-1.499 mq 2.447 2.551 104 4,3 2.595 44 1,7
Super 1.500-2.499 mq 916 1.013 97 10,6 1.028 15 1,5
Ipermercati 2.500-4.499 mq 385 443 58 15,1 456 13 2,9
Ipermercati 4.500-7.999 mq 235 262 27 11,5 267 5 1,9
Format 3.983 4.269 286 07.02 4.346 77 1,8
in sviluppo
Fonte: elaborazione Consulter su dati Nielsen - Coop

Allegati

203_Fatelli

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