Purina a Portogruaro: modernità trentennale

Portogruaro_silos materie primedi Massimo Gianvito 

Lo stabilimento Purina di Portogruaro (Ve) festeggia i 30 anni dalla sua inaugurazione. Costruito nel 1986 come sito per la produzione di mangimi per animali da reddito, pochi anni dopo è convertito alla produzione di cibo per animali da compagnia. Nel 2002 è acquisito da Nestlé divenendo uno dei principali stabilimenti di Purina in Europa. Negli anni il Gruppo alimentare ha investito circa 90 milioni di euro nel sito di Portogruaro, cosa che ha contribuito all’innovazione dei processi produttivi e all’aumento della produzione che è passata da 43.000 tonnellate del 1990 a 121.000 tonnellate del 2015, di cui il 51% destinate al mercato Italiano e il rimanente all’estero, soprattutto Paesi europei.

È aumentato anche lo spazio occupato dallo stabilimento: da 50.000 mq a 95.580 mq, di cui 23.000 mq coperti. Di recente è stato attivato un magazzino di 6.000 mq capace di stoccare fino a 10.000 pallet destinati ai mercati europei, mentre i prodotti per il mercato italiano sono inviati a un centro logistico di Castiglione delle Stiviere (Mn). Oggi i dipendenti sono più di 200, erano 35 nel 1990 e ognuno di loro riceve costantemente una formazione e specializzazione professionale attraverso centinaia di ore di training tecnici, operativi, di sicurezza e salute.

Portogruaro_Linea confezionamentoL'impianto dispone di tutte le tecnologie per la produzione dei cibi secchi ed è l’unico stabilimento europeo capace di realizzare l’intero portfolio di prodotti secchi Purina. In questo sito sono presenti quattro linee di estrusione. Ci sono poi nove linee di confezionamento per confezioni da 200 grammi fino a 20 chili. Si contano 1.400 controlli quotidiani di filiera, che vanno dalla fase di ricezione delle materie prime al confezionamento del prodotto finito. “I prodotti -spiega Ilaria D’Addio, responsabile assicurazione qualità di stabilimento-, sono controllati giornalmente a partire dall’integrità della confezione passando all’aspetto esteriore delle crocchette fino alla verifica degli standard di produzione. I criteri di valutazione sono uguali per tutti gli stabilimenti europei e se un prodotto non supera la fase di controllo non viene rilasciato”. R&S ad Amiens in Francia, per individuare sempre nuovi ingredienti ed elaborare nuove formulazioni, cioè ricette, capaci di soddisfare tutte le esigenze, quelle dei cuccioli, degli animali adulti o anziani, degli animali di taglia piccola o grande. Attualmente vengono utilizzate 130 materie prime diverse per realizzare le ricette. Ingenti investimenti sono stati indirizzati nell’abbattimento degli odori e riduzione del consumo di elettricità, di acqua e di gas. L'obiettivo ora è arrivare a zero sprechi.

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