Made in Italy a rischio con lo scudo penale depotenziato

La frode in commercio, la vendita con marchi mendaci e la contraffazione di indicazioni geografiche o della denominazione di origine per i prodotti agroalimentari fanno parte dei reati depenalizzati dal nuovo schema di decreto legislativo sulla non punibilità dei fatti tenui, come riportato da Italia Oggi. Si tratta di un’esenzione che rende dunque più vulnerabile anche il made in Italy, impattando sugli interessi commerciali e aziendali delle imprese, che potrebbero non trovare una tutela compensativa attraverso altri strumenti.
Il provvedimento si applica infatti ai reati la cui pena detentiva massima sta nei cinque anni e che sono commessi da persone la cui condotta non risulti abituale, nonché solo nel caso in cui comportino un danno tenue. La valutazione di tali parametri resta tuttavia alla discrezione del giudice e la persona offesa non avrà diritto di veto riguardo alla dichiarazione di non punibilità, incidendo anche sulla possibilità di avere un risarcimento in sede civile.
Inoltre, in caso la vittima dovesse subire più danni lievi da parte di soggetti diversi, ogni caso verrà valutato separatamente, facendo venire meno il deterrente penale.

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