Medicina estetica privata: focus sul benessere generale del paziente

Multidisciplinarità è la parola d’ordine delle nuove strutture sanitarie dedicate, per un approccio olistico al tema della salute.

La ricerca di rassicurazione e protezione nei prodotti e servizi che caratterizza il consumatore moderno si traduce, nel settore dell’healthcare, nella maggior domanda di soluzioni che favoriscano il benessere psicofisico e la cura estetica del corpo. Due concetti che il mondo della medicina estetica privata mira a far convivere, attraverso il lancio di format ad hoc.

Fra gli esempi più originali spicca il progetto dalla nuova insegna Doctor Charme, inauguarata di recente a Milano e con già a calendario altri opening sulle principali città italiane. Il player, nella logica di ‘democratizzare’ il comparto, sta aprendo delle cliniche di medicina estetica e dermatologica d’eccellenza con vetrine su strada, così da rendere questo tipo di prestazioni accessibili ad un target più ampio di consumatori. La proposta di Doctor Charme è giocata sulla fusione dell’approccio empatico con quello altamente scientifico, per prendersi cura della persona nel suo insieme. La cura della bellezza del corpo è concepita quindi da un punto di vista multidisciplinare, avvalendosi anche di un team di professionisti di altre branche mediche: dall’endocrinologia all’omeopatia, alla nutrizione.

Il focus sull’equilibrio in ambito sia estetico sia salutistico caratterizza anche Rigenera Clinic, una nuova realtà del mondo della chirurgia estetica e plastica aperta nei giorni scorsi sempre nel capoluogo milanese. Rigenera Clinic ha il pregio di unire, alla centralità della chirurgia specializzata, l’attenzione verso i problemi funzionali legati ai trattamenti. Le prestazioni proposte da Rigenera Clinic includono, oltre a quelle ‘core’, anche: angiologia, tricologia, genetica, nutraceutica e nutrizione, problematiche della sfera sessuale maschile e femminile. Rigenera Clinic si avvale della nuova metodica Rigenera, con brevetto esclusivo, basata sull’impiego di microscopici frammenti di tessuto autologo, cioè prelevato dal paziente stesso, trattato e reinserito nella stessa persona in pochi minuti, per un recupero immediato nel post operatorio.

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