Milano-Bicocca riorganizza la mensa per insegnare a mangiare sano

L’Ateneo introduce una strategia di interventi di nudging per rendere più salutare il regime alimentare di studenti e personale.

Cambiare il sistema della ristorazione universitaria per influire sul comportamento a tavola di studenti e lavoratori e favorirne stili di vita sani, migliorando la resa nello studio e nel lavoro. Questo l’obiettivo del piano di riorganizzazione delle mense promosso dall’Università di Milano-Bicocca.

Grazie a un accordo tra il gruppo Base (Bicocca ambiente società economia) dell’ateneo, Iescum (Istituto europeo per lo studio del comportamento umano) e Sodexo, la società che gestisce il servizio di ristorazione, Milano-Bicocca ha adottato in via sperimentale da inizio maggio nella mensa della sede centrale una strategia basata su interventi di nudging. I nudging (‘spintarelle’) vengono introdotti in un contesto per influire sui comportamenti e sulle scelte degli individui, stimolando quelli più virtuosi, senza ricorrere a punizioni o incentivi di tipo economico. Un innovativo programma di policy diffusosi nell’ultimo decennio in tutto il mondo.
Sono state messe in atto soluzioni concrete per modificare gli spazi della mensa in modo da stimolare negli utenti scelte di cibi più sani ed equilibrati (per es. frutta e verdura), rendendone la dieta più varia. Cosa che può incidere positivamente, per esempio, sui livelli di attenzione e apprendimento degli studenti.

Ecco le spintarelle adottate: è stata maggiormente valorizzata l’offerta di cibi salutari, resi più evidenti tra le scelte del menù con dei bollini con la scritta ”So Good”. Il percorso è stato direzionato verso l’area frutta e verdura; nella linea fredda, i dessert confezionati sono stati separati dalle insalate e resi meno visibili; vicino ai vassoi si trova il pane integrale; l’allocazione delle bibite gassate è stata riposizionata per dare maggiore visibilità all’acqua.

Per valutare l’efficacia degli interventi di nudging nella promozione di una alimentazione più sana tra studenti e personale universitario, verranno monitorati i contenuti dei vassoi alle casse in tre periodi differenti, a distanza di tre settimane. Alla fine, il team di ricercatori di Base e di Iescum strutturerà l'impalcatura delle nuove mense: l’obiettivo è farle diventare dei veri e propri ristoranti universitari capaci di fornire prodotti di qualità combinati nel modo corretto.

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