Dallo studio presentato oggi a Roma, al primo Forum "Shopping Tourism", Milano è la prima destinazione al mondo secondo un campione di oltre 2.500 turisti intervistati; Milano è anche la prima tra le 5 città analizzate sia per numero di turisti con motivazione principale gli acquisti (1 su 6, il 15,4%), sia per spesa media pro capite

Roma e Milano sono fra le prime 20 città internazionali che calamitano l'interesse dei viaggiatori esteri sia per motivi squisitamente turistici sia, nel contempo, per gli acquisti che rappresentano il 20% delle spese complessive di chi visita queste due città. È uno dei dati salienti dell'Osservatorio annuale Global Destination Cities Index 2017 di Mastercard, citati da Francesca D’Ignazio, vice president Media Partnerships Advisor Sales di Mastercard, nel corso dell'odierno convegno Shopping Tourism, tenutosi a Roma presso la sede di Confcommercio, e primo Forum specializzato sull'argomento, che si terrà in seconda edizione nel 2018 a Firenze.
Lo studio presentato oggi a Roma, e in particolare l’indagine su Firenze, Milano, Roma, Torino e Venezia, conferma il ruolo guida del capoluogo lombardo, prima destinazione di "shopping tourism" al mondo secondo un campione di oltre 2.500 turisti intervistati; Milano è prima tra le 5 città analizzate sia per numero di turisti con motivazione principale gli acquisti (1 su 6, il 15,4%), sia per spesa media pro capite.

turismo, fattore di crescita per più settori 
"Una visione moderna e adeguata del turismo di oggi -commenta Luca Patanè, Presidente di Confturismo-Confcommercio- impone di considerare il settore come un vero e proprio moltiplicatore di tutti gli altri: non solo dell'offerta culturale ma anche il commercio, proprio tramite la leva dello shopping che, secondo dati da noi calcolati, già 3 anni fa rappresentava il 50% della spesa extra a destinazione fatta in Italia dai turisti stranieri. Se il sistema Paese investe sul turismo investe sull'intera economia".

La promozione dell'abbinata turismo e acquisti (shopping tourism) non deve riguardare solo le grandi città, come ha sottolineato Clara Petrone, regional marketing operations manager di McArthurGlen, ma "coinvolgere l’intero territorio nazionale. Nei Designer Outlet McArthurGlen il turismo arriva a incidere per il 50% sul fatturato totale, e in questa percentuale sono molto importanti gli acquisti dei clienti provenienti da Russia, Cina e Corea del Sud e, a livello europeo, da Francia e Germania".

Tax free, il motore dei consumi del turismo internazionale
Il "Tax free shopping" è la leva fondamentale per lo sviluppo del turismo extra-Ue, come ha ricordato Stefano Rizzi, country manager di Global Blue Italia, "e più in generale, uno dei driver di crescita dell'economia turistica in Italia. Nei primi 9 mesi 2017 il mercato del Tax free shopping nel nostro paese è aumentato dell'8%, con i cinesi che si confermano la prima nazionalità, e un forte ritorno dei Russi".

Impegni per il futuro
Fra le priorità d'intervento per favorire la crescita dello "shopping tourism" in Italia, indicate nel corso del Forum, spiccano la necessità di migliorare la struttura dell’offerta per renderla più attrattiva su scala internazionale, considerando anche la crescente concorrenza a livello mondiale; di realizzare una politica di promozione valorizzante per i territori nei confronti di alcuni mercati strategici, primo tra tutti quello cinese; e poi di favorire il dialogo tra il pubblico e il privato grazie a nuove collaborazioni tra operatori del turismo e del retail per aumentare l’arrivo di turisti con capacità e orientamento alla spesa.
"Lo shopping tourism, e il momento dell'acquisto in particolare, sono parti importanti dell'aspettativa di vivere all'italiana alla base del desiderio di visita nel nostro paese -commenta Francesco Palumbo, direttore generale turismo MiBACT-. L'impegno del Governo e del Ministero del turismo nei confronti dello shopping tourism, è quello di favorire quanto più possibile esperienze di acquisto delle produzioni italiane che si possono fare nei centri storici delle piccole e medie città d'arte in modo da sviluppare il legame fra città e borghi, mete dei flussi turistici, e le produzioni di qualità dei territori limitrofi".

"È la prima volta –aggiunge Francesco di Cesare (nella foto in home page), Presidente di Risposte Turismo– che così tanti protagonisti dello shopping tourism si sono ritrovati insieme per discutere del fenomeno, confrontandosi e mettendo a fattore comune le proprie esperienze e i rispettivi punti di vista. Come ideatori e organizzatori del Forum non possiamo che essere soddisfatti del livello di partecipazione ottenuta e della pluralità di voci che hanno arricchito il dibattito su questo comparto".

Dopo un intervento dedicato all’Istanbul Shopping Fest il Forum ha affrontato il tema del made in Italy, importantissimo nello shopping tourism, e determinante nelle decisioni di acquisto di un turista, e attrattore motivazionale della sua visita.
A questo proposito, Antonella Cosenza, Ceo di Personal Shop, sottolinea il ruolo decisivo dei servizi esperienziali proposti ai turisti che scelgono le città italiane come meta per lo shopping, servizi che danno un valore aggiunto rispetto alle modalità di shopping online.
"Soddisfare il cliente nel travel retail non è facile –aggiunge Lucio Rossetto, Ceo di Lagardère Travel Retail Italia– e per fare bene questo mestiere bisogna sviluppare la conoscenza del cliente a livello globale agendo localmente con i marchi per creare un'offerta su misura e specifica del territorio, tenendo conto di un ambiente spesso complesso come un aeroporto".

 

 

 

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