Linkontro Nielsen: Non ci si può sottrarre al tema della sostenibilità

di Alessandra Bonaccorsi

La Sostenibilità come valore d’impresa è testimoniata a Linkontro da Jerome Garbi di Procter & Gamble, Maria Cristina Farioli, di Ibm Italia e da Alessandro Mazzoli di Coop Italia, intervistati dal direttore di TgCom 24, Alessandro Banfi. La sfida di Ibm si concentra su più fronti. Il primo è l’agroalimentare. “Lungo il percorso della filiera si evidenziano due fenomeni: - spiega Farioli - da un lato un grande spreco, dall’altro la contaminazione di un determinato numero di consumatori. Il nostro contributo consiste nell’analisi delle componenti batteriologiche nel corso della filiera, incidendo in questo modo positivamente per contrastare i due fenomeni”. L’attività di Ibm è indirizzata anche al settore agricolo. Dando per scontato che l’agricoltore oggi lavora con aratro e iPad, si offrono informazioni ambientali, climatiche e di composizione del territorio. L’incrocio di questi dati offre un contributo sostanziale alla metodologia agricola. Sul piano della sostenibilità Procter & Gamble ha idee ben chiare: diminuire l’impatto ambientale dei prodotti, ottimizzare i trasporti trasferendoli quasi completamente su ferro e non più su gomma, attività già avviata, diminuendo centinaia di tonnellate di Co2. “Abbiamo 130 stabilimenti nel mondo - spiega Jerome Garbi - L’obiettivo è di avere zero rifiuti in discarica nel 2020. Settanta stabilimenti hanno già raggiunto l’obiettivo, per la restante parte abbiamo una media di 0,4% di rifiuti in discarica”. Coop lavora già da tempo sul tema dello spreco. “I nostri prodotti in scadenza - dice Mazzoli - sono consegnati alle onlus che li riutilizzano per fini umanitari. Quel che mi preme dire è che bisogna lavorare molto sul tema della cultura dello spreco. Per questo motivo ci siamo concentrati sull’informazione ai giovani che sono i consumatori di domani”.

 

 

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