Nonno Nanni acquisisce la certificazione Carbon Footprint

Da diversi anni, alla Latteria Montello, conosciuta per i Formaggi Freschi Nonno Nanni, si è consolidata una visione responsabile che promuove l’utilizzo di fonti di energia ecosostenibile per i processi di produzione, di materiali 100% riciclabili per le vaschette interne dei prodotti, nonché di tecnologie e impianti all’avanguardia per il riutilizzo delle risorse. La sostenibilità di tali scelte è stata confermata prima dalla certificazione ambientale (ISO 14001) e successivamente dalla certificazione dell’impronta di carbonio.

Quest’ultima è una misura che esprime in anidride carbonica equivalente il totale delle emissioni di gas ad effetto serra associate direttamente o indirettamente ad un prodotto, un’organizzazione o un servizio. La sua riduzione, quindi, è essenziale per porre termine allo sfruttamento eccessivo delle risorse.

In Nonno Nanni l’impronta è stata calcolata e minimizzata sull’intero ciclo di vita dei seguenti prodotti: Stracchino classico, Stracchino con fermento Probiotico, Squaquerello e Robiola. Lo studio della Carbon Footprint ha preso in considerazione tutta la filiera produttiva, ovvero sia la CO2 diretta, generata dalla produzione del formaggio, sia quella indiretta, generata dalla produzione del latte in stalla.

Calcolate le emissioni di anidride carbonica, sono state attivate misure di riduzione dei consumi energetici dello stabilimento e sono stati avviati interventi per compensare la quantità di CO2, contribuendo a progetti di sostenibilità in paesi elencati dal protocollo di Kyoto.

Per scelta etica, Nonno Nanni ha sempre contribuito ad iniziative ambientali solo in nazioni non in conflitto e dove sono rispettati i diritti umani. In Italia, le risorse vengono preferibilmente indirizzate ai comuni che promuovono attività di gestione forestale ambientale. Per una totale trasparenza, l’azienda ha deciso, volontariamente, di essere certificata CSQA anche per questa attività di compensazione. All’impronta di carbonio, si aggiungono molte altre best practices attuate, già da molti anni, dall’azienda veneta di formaggi freschi.

Innanzitutto, Nonno Nanni utilizza energia elettrica pulita, proveniente da centrali alimentate da fonti rinnovabili, l’utilizzo di acqua, energia elettrica e termica viene costantemente monitorato per ottenere il miglior risparmio energetico ed evitare consumi ingiustificati e sul tetto dello stabilimento di produzione degli gnocchi è attivo un impianto fotovoltaico di 5000 metri quadrati.
Nonno Nanni, inoltre, promuove la raccolta differenziata nei suoi stabilimenti e lavora ogni giorno per aumentare la riciclabilità delle sue confezioni, tant’è che la vaschetta interna dei formaggi è al 100% riciclabile.
E ancora, utilizza un depuratore biologico dove sono convogliate le acque reflue della lavorazione (il residuo di depurazione viene utilizzato in agricoltura per le concimazioni), e un impianto di cogenerazione a metano da 1 megawatt di potenza elettrica, che permette di sfruttare il calore dei fumi e riscaldare così gli ambienti dello stabilimento e preriscaldare l’acqua utile nei processi di pastorizzazione del latte.

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