Bilancio negativo per Ovs, crollano gli utili nel 2018

Complice l'anomala stagione invernale, ha registrato una perdita di -1,7%. Prosegue nel 2019 lo sviluppo della rete di vendita

Ovs chiude il 2018 con i principali dati del conto economico sotto lo zero, e alcuni (come il risultato d'esercizio rettificato e l'ebitda) con valori negativi siberiani (rispettivamente -48,2% e -26,6%). Durante l’esercizio terminato il 31 gennaio 2019, la società veneta, da poco acquisita da Tip, ha registrato vendite di quasi 1,4 miliardi di euro (1,39 miliardi), in calo sì (-1,7%) ma non tale da elevare ululi da prefiche: tra i ricavi del 2017 (1,41 miliardi) e quelli del 2018, la differenza (20 milioni di euro) non è una cifra molto lontana dai ricavi eCommerce.

Il risultato d’esercizio rettificato si è attestato sui 55,2 milioni di euro, in caduta libera, come detto, del 48,2%, mentre l’ebitda rettificato (144,2 milioni) decresce di quasi il 27% (-26,6%). Tale crollo si è manifestato nella seconda parte dell’esercizio: l'azienda lo spiega puntando il dito sulle "condizioni climatiche estremamente miti fino alla metà di novembre, quando le temperature si sono riavvicinate alle medie stagionali".

Nel 2018 il numero di punti di vendita è aumentato di 123 pdv tra Italia ed estero: 14 negozi full format in Italia a gestione diretta, 109 boutique prevalentemente kids in franchising, portando così il network retail a 1.747 negozi, di cui 763 a gestione diretta.

Nel 2019 Ovs aprirà nuovi punti di vendita diretti e in affiliazione, proseguendo nel rinnovamento della rete. Analogo il percorso di crescita previsto per Upim (diretti+franchising).

"Le vendite del segmento kids, fattore di stabilità del gruppo, hanno maggiormente risentito dell’assenza del cambio stagione, in particolar modo nel periodo del ritorno a scuola. Le vendite a perimetro costante sono risultate nei dodici mesi in calo del 5%".

In crescita i ricavi dell’online che in valore assoluto sono irrisori (16 milioni) ma fanno boom per incrementi (+87%). Buoni anche i risultati delle vendite organiche internazionali (+18%).

L’ebit è crollato di quasi il 40%, da 142,4 milioni di euro a 85,6 milioni (-39,8%). Gli azionisti hanno deciso di non proporre il pagamento di dividendi.

"La posizione finanziaria netta dell’azienda, dopo aver risentito sino al terzo trimestre degli effetti del deterioramento delle relazioni commerciali con l’ex gruppo Sempione fashion, ha beneficiato di un quarto trimestre che ha dato vita a una buona generazione di cassa e che ha anche potuto beneficiare della razionalizzazione dello stock. La posizione finanziaria netta si è attestata a 375,8 milioni, riflettendo una generazione di cassa di 64,7 milioni nel solo quarto trimestre".

 

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