Parmigiano Reggiano: bene la domanda, male produzione e prezzi

Dopo un biennio di sostanziale calma piatta, la domanda interna di Parmigiano Reggiano torna a crescere, registrando nel 2014 un aumento dell’1,7%. Un dato positivo cui si associa quello dell’export, a sua volta salito di 3,6 punti. Si tratta tuttavia di fattori in rialzo cui fa da controtendenza un flusso produttivo che, dopo quattro anni favorevoli, inverte la tendenza e cala a dicembre dell’1,1%, confermando anche a gennaio 2015 una discesa del 2,5%.  Altro dato negativo è la flessione dei prezzi al consumo, scesi nel 2014 in media del 4% a seguito di promozioni ed offerte che, se pure hanno spinto gli acquisti, hanno contribuito anche a rendere penalizzanti le quotazioni all’origine. Si parla infatti di prezzi corrispondenti nel 2014 a 8,06 euro/kg, in calo rispetto agli 8,74 euro/kg del 2013 e ai 9,12 euro/kg del 2012.
Un andamento poco rassicurante per i produttori, che va di pari passo con difficoltà generali del comparto, più marcate per altri formaggi duri come i simil-grana. Per far fronte a tali problematiche, il presidente del consorzio Giuseppe Alai evidenzia la necessità di una migliore razionalizzazione produttiva “nel solco tracciato dal piano di regolazione dell’offerta, in vigore dal 1° gennaio 2014, con l’assegnazione ai produttori di quote latte”. Previsti in tal senso anche nuovi accordi con la Gdo e richiesto un intervento del Governo per abbattere le barriere che ostacolano l’export in alcuni mercati.

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