Pasta: l’esigenza di una Cabina di regia

di Alessandro Battaglia Parodi

Governo e imprese hanno lanciato un progetto per la valorizzazione e la tutela di uno dei prodotti simbolo dell’alimentare italiano. Su impulso di Aidepi, l’Associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, è nata l’idea di istituire, con Decreto Ministeriale sottoscritto a firma congiunta del Mipaaf e del Mise, una Cabina di Regia sulla Pasta, presieduta dai Ministri dei due dicasteri. “Abbiamo raccolto le criticità delle nostre associate -dichiara Riccardo Felicetti, presidente dei pastai di Aidepi- e abbiamo rilevato l’esigenza di avviare una pronta strategia integrata per valorizzare la pasta e la sua promozione all’estero. La nostra richiesta è stata accolta, e di questo ringraziamo i ministri Guidi e Martina. La pasta è un settore rilevante dell’economia italiana, ma varie sono le concause delle difficoltà che le imprese del settore si trovano a fronteggiare sia in Italia che all’estero”- puntualizza Felicetti. Alcune di queste sono molto diffuse e sofferte da tante aziende: come la generalizzata crisi dei consumi, l’aumentata concorrenza internazionale e l’elevata capacità produttiva installata inespressa, pari al 33% circa.

Fattori frenanti della crescita

  • L’iniziativa voluta da Aidepi, sostenuta da Mise e Mipaf, arriva in tempo per dare una risposta ai problemi di concorrenza che si stanno affacciando anche a pochi chilometri da casa. In Europa (principale mercato di riferimento), bisogna infatti fare i conti con la competitività economica dei prodotti locali. Come in Francia, dove si vende molta pasta spagnola, ma di qualità inferiore rispetto a quella italiana.
  • In altri Paesi sviluppati l’incidenza delle diete “low carb” penalizza inevitabilmente il nostro prodotto nazionale e, in generale, il modello alimentare italiano.
  • In mercati emergenti come Cina, Russia, India o Paesi arabi, il made in Italy non ha perso il suo valore, ma i problemi sono strutturali. In Russia l’export di pasta risente della complessa situazione sociopolitica, mentre in Cina mancano canali stabili e continuativi. Infine negli Stati Uniti i dazi antidumping stanno penalizzato le aziende italiane e le potenzialità di un mercato ancora molto ricettivo.

 

L’obiettivo è quello di trasformare l’industry pastaria in una filiera sempre più integrata e competitiva, riuscendo a individuare strategie per valorizzare la capacità produttiva inespressa del settore. Tramite accordi di filiera, verranno previste strategie per il sostegno alle coltivazioni di grano duro di qualità e per il potenziamento della competitività della pasta italiana rispetto agli emergenti competitor stranieri. Completa il quadro l’attrazione dei fondi comunitari destinati al settore nella programmazione 2014-2020 e di ulteriori fondi nazionali e comunitari per iniziative a supporto della produzione e dell’esportazione della pasta.

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