PepsiCo punta sul digital, ma non trova piattaforme di qualità

Il direttore finanziario della company Hugh Johnston porta in luce un grande limite attuale dell’advertising online, che spesso non consente di ottimizzare gli investimenti in marketing online.

PepsiCo ha scelto di scommettere sul marketing digitale, aumentando per il 2016 gli investimenti nel comparto. Come sottolineato tuttavia dal direttore finanziario della company Hugh Johnston, uno dei maggiori problemi rispetto all’online è l’identificazione di piattaforme di alta qualità su cui fare pubblicità.

Si tratta di una questione in realtà già sollevata da diversi marketers e che porta in luce un limite effettivo della rete, che incide negativamente sull’ottimizzazione della spesa stanziata per il canale. Il punto è la necessità di passare da un approccio quantitativo legato ai pop up, a un advertising digitale più sofisticato e meno dispersivo.

contentmarketingLa fondamentale importanza di adottare il content marketing in futuro si lega ancora una volta al discorso. Abbiamo già trattato di come quest’ultimo risulti una strategia sempre più necessaria per farsi ascoltare dal consumatore e non è un caso che, dove possibile, preveda il possesso e la gestione diretta dei media anziché il loro “noleggio” temporaneo.

Senza entrare nei dettagli, inoltre, Johnston ha reso noto che Pepsico nonostante il contesto difficile è riuscita a portare avanti una crescita di ricavi del 4-5%, in linea con due anni di investimenti continui nel settore pubblicitario che proseguiranno anche per quello in corso.

Uno dei palcoscenici principali per il brand si è riconfermato essere il Super Bowl americano e, anche in questo caso, PepsiCo ha dedicato il 40% del budget al digitale, da Snapchat a Twitter, passando per mobile e content marketing, con l’intento di generare ulteriore valore oltre l’investimento televisivo.

 

 

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