Per ING Bank la diversity interna è un asset strategico

Un valore da tutelare, ma anche funzionale agli obiettivi di business. Da qui l’adesione di ING Bank all’associazione Parks – Liberi e Uguali.

Prosegue il dibattito sulla diversity interna alle aziende, letta soprattutto in termini di genere, ma anche di orientamento sessuale ed etnia. Dopo il recente faccia a faccia di Amazon con la questione negli Stati Uniti, il tema torna in auge direttamente sul nostro territorio con ING Bank, cha ha annunciato la recente adesione a Parks – Liberi e Uguali.

Parks è un’associazione senza scopo di lucro che supporta i datori di lavoro nell’implementazione di pratiche a tutela della diversità. L’intento, sposato da ING Bank, è quello di dare vita a un ambiente di lavoro aperto e inclusivo, a garanzia della libera espressione individuale.

Richard De GraafSi tratta di una decisione non solo legata a una filosofia etica e di corporate social responsibility, ma in linea con la volontà di sviluppo del business, come sottolineato da Richard De Graaf, Head of Human Resources di ING Bank Italia (in foto), parlando di un "arricchimento in grado di apportare benefici anche a livello organizzativo".

Sulla stessa scia la posizione espressa da Rosalind Brewer, presidente e Ceo di Sam’s Club (Walmart), che ribadisce come la diversità interna stimoli il confronto, che a sua volta incide positivamente su innovazione e crescita.

“Molte imprese nel 2016 adotteranno una logica di diversity 3.0”. Questo quanto preannunciato da Andrea Notarnicola sulle pagine di Mark Up, ed ora in progressiva fase di realizzazione.

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