Per l’eCommerce urge la ristrutturazione dei siti verso il mobile

L'Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano mette in evidenza come il mobile stia sostituendo l’accesso ad Internet in modalità desktop
Nel 2015, il 10% dell’eCommerce italiano si è attuato da dispositivi mobili che, con le debite proporzioni, corrisponde al 41% degli utenti di smartphone. Pur essendo una frazione per ora ridotta, emerge in modo significativo il trend che indica come crescente questa percentuale. I numeri divulgati dall’Osservatorio sono eloquenti: in generale oltre il 75% del mobile surfer utilizza il proprio smartphone per attività correlata agli acquisti online. Il 60% entra in contatto con il prodotto o servizio nella fase di pre acquisto, il 40% consulta la rete nel punto di vendita e il 29% nella fase di post acquisito.
Tra i 18 e i 74 anni sono 22 i milioni di italiani che accedono ogni mese ad Internet da dispositivi mobili, una popolazione che oggi vale la metà dell’intera utenza della rete. Per comprendere la portata del fenomeno occorre andare oltre questa percentuale in quanto i mobile surfer, sono anche utenti di Internet attraverso l’accesso desktop. Ma come dividono le due modalità? I giovani tra i 18 e i 24 anni passano l’85% del tempo su Internet con lo smartphone ma anche il target over 55 ha superato quota 50% del tempo online.
Mobile Advertising: la dinamica del mercato complessivo
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Fonte: Osservatorio Digital Innovation Politecnico di Milano. Dati in milioni di euro

User experience e Adv

Secondo il Politecnico di Milano il dato di partenza è: lo smartphone non è un punto di contatto qualsiasi e l’intera esperienza online deve essere ripensata tenendo conto di tutto ciò. Molti dei siti web, sia dedicati all’eCommerce ma anche di altro tipo, sono pensati e progettati per una visualizzazione desktop e non offrono un’esperienza di navigazione soddisfacente da smartphone. Non solo. L’intero comparto della pubblicità online deve rivedere strategie e modalità anche in riferimento ai numeri del settore: il mobile advertising è cresciuto del 53% tra il 2014 e il 2015 e oggi vale 462 milioni di euro pari al 21% della pubblicità su Internet. In questo contesto è pressoché raddoppiato il contributo proveniente dai social. Un dato sorprendente è legato all’utilizzo degli sms: se ormai gli utenti snobbano gli short message a favore dell’onnipresente WhatsApp, le aziende lo utilizzano con successo per le promozioni: nel 2015 l’attività è cresciuta del 13%.

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