Primo Piano – Consistente il rincaro dei formaggi

Articolo pubblicato su MARK UP 123 dicembre 2004 – Gda di Milano. La tendenza è molto forte nei due anni e meno nell'ultimo

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Spicca il numero degli aumenti di grana, gorgonzola, fontina e mozzarella.
Più equilibrato il trend di pecorino e provolone

Dei prezzi dei freschi prendiamo in esame i formaggi, rilevati sempre nell’ultima
decade di giugno dei 3 anni, nelle stesse insegne e nei medesimi punti di vendita.
I prodotti presi in considerazione sono 17, offerti tutti al banco del taglio,
anche se in alcuni casi sono presentati solo come take away. I formaggi in oggetto
erano presenti quasi al completo in tutti i punti di vendita visitati, per cui
il raffronto riguarda complessivamente 256 prezzi: 129 tra 2004 e 2003 e 127
tra 2004 e 2002.
È netta la prevalenza degli aumenti, meno accentuata nell’ultimo
anno (62 prezzi: circa il 50%), ma forte se riferita ai due anni (93 prezzi:
circa il 71%). Simile, invece, è la presenza di prezzi ribassati, 25
e 23 rispettivamente nei 2 periodi (circa il 20%), mentre i prezzi rimasti invariati
sono stati 42 nell’ultimo anno e solo 11 nel raffronto dei due anni.

I risultati
Si può così affermare che il comparto dei formaggi ha nei due anni subito un
deciso aumento, con qualche segnale di attenuazione nell’ultimo periodo,
che vede una sostanziale parità tra i prezzi aumentati e quelli ribassati o
rimasti invariati. È netta la prevalenza di aumenti nel grana, sia Parmigiano
Reggiano sia Padano, nel gorgonzola, nella fontina e nella mozzarella; più equilibrio
per pecorino e provolone, che presentano numerosi ribassi in entrambi i periodi;
per i formaggi esteri, invece, a un trend in aumento nei due anni, fa riscontro
un sostanziale equilibrio nell’ultimo. Difforme è l’andamento
dei formaggi di marca, dove peraltro è presente l’unico che mostra
una significativa prevalenza di ribassi: il taleggio; si nota, per contro, il
deciso aumento del quartirolo in entrambi i periodi.

Nelle insegne
Le singole insegne non presentano un uguale comportamento.
Infatti, se si guarda al periodo dal 2002 al 2004, è dovunque netta la
prevalenza degli aumenti, eccetto Esselunga, dove questi si equivalgono ai ribassi
o agli invariati dall’altra (7 contro 7). Nell’ultimo anno, invece,
le insegne con maggiori ribassi o invariazioni sono più numerose (Carrefour,
Ipercoop, Esselunga e Pam) e nelle altre il divario tra i due valori non è
così ampio come nel lungo periodo. Al riguardo, va comunque ricordato
che la rilevazione tende a evidenziare gli scostamenti e non i valori assoluti.
Quanto ai prodotti, si è tenuto conto dei valori più bassi riferiti alle
varie denominazioni. I prezzi in offerta speciale sono stati mantenuti come
tali in tutte le rilevazioni, ma non si è tenuto conto dei prezzi relativi
a confezioni di tipo famiglia o di grosse dimensioni.

Allegati

MARKUP 123 – Consistente il rincaro dei formaggi.pdf

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