Primo Piano – Frutta a prezzi bassi, ma è piccola

Articolo pubblicato su MARK UP 132 settembre 2005 – Gda di Milano - Varietà estive generalmente riposizionate verso il basso

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Le referenze confezionate costano meno di quelle sfuse. Leggera prevalenza di aumenti nel pomodoro. Conveniente il melone

Nell’ultima settimana di giugno è solitamente disponibile una buona quantità di frutta di stagione. La rilevazione di MARK UP ripete quella effettuata nel 2004, con qualche giorno di ritardo per pareggiare la stagionalità di quest’anno. Le insegne sono le stesse, ma i punti di vendita sono in alcuni casi differenti: Auchan, perché il precedente è ora chiuso per ristrutturazione; Iper e Coop, per i quali si è preferito rilevare 2 nuovi impianti semicentrali di Milano. Le varianti di frutta prese in considerazione sono 13, alle quali sono state aggiunte 4 di pomodori, per un totale di 17 prodotti, che per gli 8 punti di vendita vorrebbero dire 136 prezzi. La mancanza di qualche variante qua e là porta il numero dei prezzi raffrontati a 116.

Italiana
La prima considerazione riguarda la netta prevalenza di ribassi (72), più del doppio degli aumenti (34), con soli 10 prezzi rimasti invariati. Da notare che ci sono frutti senza neppure un caso di aumento (meloni, prugne gialle) o che ne mostrano solo uno (pesche, prugne rosse). Si registra un differente andamento tra frutta e pomodori, dove per questi ultimi sono gli aumenti a prevalere (14 contro 9, con 6 invariati). C’è minore uniformità nel comportamento dei singoli punti di vendita: Gs non presenta aumenti, Esselunga uno solo; altri ne hanno parecchi, fino ai 9 di Coop (questo confronto è, però, spurio perché la rilevazione 2004 riguardava un Ipercoop). La gran parte dei prodotti 2005 è di origine italiana, contro i numerosi esteri dello scorso anno.

Sfuso e confezionato
I prezzi più bassi della frutta sono per quella preconfezionata, che si presenta in genere di piccolo calibro (ci sono prugne che assomigliano a ciliegie). Laddove c’è anche lo sfuso, questo è più caro. Circa le diciture, va osservato che ad averle complete dei dati di provenienza, classe, calibro sono quasi solo le referenze confezionate, mentre i cartelli o le lavagne di quelle sfuse si limitano a indicare una generica provenienza e una classe assortimentale che è sempre “1°”.
L’indagine registra i prezzi più bassi di ogni prodotto così come sono stati rilevati al momento delle visite, indipendentemente dal livello qualitativo e tenendo conto degli eventuali prezzi promozionali, come del resto era stato fatto lo scorso anno. Si evidenziano gli scostamenti e non i valori assoluti.

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