Primo Piano – Nel pesce si notano diminuzioni

Articolo pubblicato su MARK UP 106/107 Lug/Ago 2003 – Raffronto. Dopo un anno rivisitati i prezzi dei prodotti della GDA milanese



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Ipercoop e Pam presentano il maggior numero di ribassi. In alcuni casi si registrano
aumenti e diminuzioni del 50%

Il raffronto dei prezzi dei freschi nella Gda con l’anno precedente
prende in considerazione la categoria del pesce fresco. Dal 13 al 15 febbraio
2003 abbiamo visitato le stesse insegne, nello stesso periodo (cfr. MARK UP
di maggio 2002, a pag. 49), effettuando le medesime rilevazioni. Si tenga presente
che i prezzi di molti tipi di pesce sono soggetti a fluttuazioni frequenti e
rilevanti.

Differenze rilevanti
Solo due insegne (Ipercoop e Pam) presentano un maggior numero di ribassi; in
4 prevalgono invece gli aumenti, mentre due mostrano lo stesso numero di ribassi
e di aumenti (Esselunga e Auchan). Sono parecchi i casi dove si notano differenze
anche rilevanti, forse a causa della presenza o meno di offerte promozionali
o di varietà diverse di prodotto. In effetti non c’è uniformità
tra i pesci che registrano un incremento e quelli in calo: per 3 prodotti si
verifica maggior economicità rispetto al 2002, tranne in due punti di vendita
che mostrano un aumento e in un terzo in cui il prezzo è rimasto uguale.
Ci sono casi dove certi articoli, a un anno di distanza, non erano presenti
al momento delle rilevazioni. Nel complesso sono 49 (il 52,1%) le referenze
che pesano maggiormente sul portafoglio del cliente, mentre sono 40 (il 41,5%)
quelle che lo lasciano più sereno; solo 6 sono gli articoli che presentano un
cartellino identico. In genere gli scostamenti non hanno percentuali molto elevate;
alcuni, però, si differenziano in misura anche consistente (a volte forse per
la presenza o meno di offerte promozionali valide anche un solo giorno).


Il pesce azzurro
Osservando i singoli pesci, alcuni presentano una considerevole prevalenza di
aumenti, come le trote, le sogliole e il pesce spada, tutti con 5 prezzi più
alti (ma c’è anche qualcuno che li ha ribassati). Diffusi sono
anche gli aumenti nel pesce azzurro, alici in particolare, tanto che in alcuni
casi costano più delle varietà più pregiate. Significativa è,
per contro, la prevalenza di ribassi per il salmone, mentre numerose sono anche
le riduzioni per orate e branzini, sia nazionali sia esteri; ma non sempre l’offerta
è uguale da un periodo all’altro e ancor più tra insegne diverse,
a causa di differenze anche consistenti di pezzature e di provenienze. D’altra
parte per il pesce non è sempre agevole presentare raffronti omogenei,
anche se la presenza di numerosi prodotti di allevamento ne rende meno aleatoria
la disponibilità, almeno nelle stesse stagioni.
Dato che il raffronto fotografa un momento dell’offerta, la presenza di
un maggior numero di aumenti o di ribassi non vuol necessariamente dire che
un’insegna sia più competitiva di un’altra.

Allegati

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