Prodotti & Mercati – Il prodotto rimane essenzialmente legato alla ricorrenza, i consumi sono perciò più o meno stabili negli anni e programmati

Articolo pubblicato su MARK UP 133 ottobre 2005 – La categoria degli spumanti

I SEGMENTI
Vissuto e funzione d’uso più o meno rigidi, posizionamento di prezzo influenzano il consumo delle diverse tipologie.
DOLCI: consumo prevalentemente domestico e da ricorrenza. Escludendo champagne e prodotti abbinati ad altre ricorrenze, rappresentano il 55% dei volumi nel canale moderno. Il 30% dei dolci è costituito dall’Asti, la tipologia con la più alta concentrazione di vendite nelle canoniche otto settimane natalizie (60% dei volumi).
METODO CLASSICO (un recente decreto ha regolamentato l’utilizzo della menzione “Talento”): fascia alta degli spumanti con una quota in volume del 10% nelle superfici moderne e quasi il 50% dei volumi venduti nel periodo natalizio. Peso rilevante
del consumo extradomestico.
ALTRI SECCHI: con i dolci generici rappresentano la fascia media e soprattutto bassa del mercato, incidono per l’8% in volume sugli spumanti non abbinati con il 48% delle vendite a Natale nella Gda.
VITIGNO+PROSECCO: funzione d’uso più versatile e minor focalizzazione sulle ricorrenze, quota del 27% sugli spumanti nel moderno. Prezzo medio centrale al mercato. Incidenza elevata del consumo fuori casa per il prosecco.
CHAMPAGNE: segmento che segue logiche diverse dagli altri spumanti per il prezzo molto elevato.

IL PACKAGING
95% in volume per la bottiglia da 75 cl.

LO SCENARIO COMPETITIVO
Panorama discretamente polverizzato, soprattutto a livello di marche. La leadership continua comunque a essere rappresentata dalle marche familiari storiche. Nell’anno terminante a maggio 2005 il rank in volume nel canale iper+super+ls per gli spumanti non abbinati vede Martini&Rossi con il15%, Gancia (Gancia e Conte di Cavour) con il 14,1%, Campari con il 7,2% (Cinzano
5,6%, Riccadonna e altri). Quota del 6,3% per Togni che si dimezza però a valore mentre Berlucchi e Ferrari hanno rispettivamente il 4,7% e il 3,8% ma sono tra le prime marche a valore. Con quote a scendere dal 4,1% in volume al 2,9% si trovano Bosca Tosti, Fontanafredda, Valdo, Interscambi, La Versa e Carpenè Malvolti. Altri dati relativi all’anno terminante
a dicembre 2004 nello stesso canale danno Gancia con il 14,8% in volume e Martini & Rossi con il 14,2%, comprendendo però anche il segmento degli spumanti abbinati ad altri prodotti da ricorrenza.

IL FATTORE GEOGRAFICO
Le variabili geografiche e socio-economiche hanno un certo peso. Il consumo pro capite è complessivamente più elevato al nord. Il nord-ovest in particolare è l’area con la maggior disponibilità alla spesa (32% in volume ma 36% in valore dei consumi domestici). Al sud vanno i dolci e il prezzo medio d’acquisto è più basso.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome