Pronta la versione finale di Milan Protocol da condividere a Expo 2015

Coop, organizzazione di cooperative a cui aderiscono otto milioni di consumatori sottoscrive il Protocollo di Milano: “Aderiamo volentieri al Protocollo di Milano perchè è coerente con i valori che la cooperazione promuove -ha commentato Enrico Migliavacca vicepresidente vicario Ancc-Coop-. Dibattere con istituzioni, imprese, cittadini e attori della società civile sull’insostenibilità dell’attuale ritmo di consumo delle risorse come fa il Protocollo di Milano è infatti un modo di attivare un processo di costruzione partecipata e cooperativa che aiuta a fare “comunità”. Del  resto i numeri parlano chiaro illustrando i tre grandi paradossi di questi tempi: sono in aumento i bambini obesi rispetto ai bambini denutriti; solo il 50% della produzione agricola è destinata alla produzione del cibo per gli uomini, il rimanente 50% è usato per nutrire animali e produrre biocarburante; il cibo sprecato è sufficiente per nutrire le oltre 805 milioni di persone affamate su scala mondiale.

Il dibattito
Al centro del dibattito, la dignità dell’uomo, i risultati delle più recenti ricerche relative agli impatti economici sulla società causati dallo spreco del cibo e dalla malnutrizione, ed esempi virtuosi di forme di agricoltura sostenibile e possibile, discussi da Ertharin Cousin, Executive Director World Food Programme, Adam Drewnowski, Professore di Epidemiologia presso l’Università di Washington, Jonathan Bloom, giornalista e attivista Americano, Philip Lymbery, CEO, Compassion in World Farming, Mark Little, a capo di Food Waste Reduction, Tesco, Johan Rockström, Executive Director presso il Centro Resilienza di Stoccolma, Ann Tutwiler, Direttore Generale di Bioversity International, Franco Sassi, OECD, Health Division, Directorate for Employment, Labour and Social Affairs, insieme al Sindaco di Milano Giuliano Pisapia e a Livia Pomodoro, Presidente del Tribunale di Milano.

“Con questa edizione, l’iter che ha accompagnato nel 2013 la stesura del Protocollo di Milano giunge a conclusione con la presentazione della versione finale del documento che viene consegnato alle istituzioni italiane e internazionali con l’obiettivo di promuovere il dibattito sui tavoli politici durante i prossimi mesi -afferma Guido Barilla, Presidente della Fondazione BCFN- Non dobbiamo perdere l'occasione per affrontare in modo serio questioni che sono fondamentali per il nostro futuro. I sei mesi di Expo 2015 devono lasciare un'eredità più profonda e duratura di una pur splendida vetrina con le migliori eccellenze alimentari”.

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