Puglia: Oasi del rinascimento per la filiera d’ulivo

di Simone Martarello

Il rinascimento dell’olivicoltura pugliese passa dalla consapevolezza di tutti gli attori della filiera che si può competere solo con un prodotto di qualità. Questo il messaggio lanciato durante la prima edizione di Oasi, acronimo di “Olivo-ambiente-salute-innovazione”, evento andato in scena lo scorso fine settimana alla Fiera del levante. Un viaggio attraverso tutte le declinazioni della pianta dell’olivo, promosso da Camera di Commercio di Bari e Regione Puglia, col contributo tecnico del CIBi, in collaborazione con Unioncamere Puglia e Fiera del Levante.
Prima regione olivicola in termini di superficie con oltre 377.000 ettari coltivati a olivo, pari a circa il 32% del totale nazionale, la Puglia intende trasformare Oasi in una sorta di expo nazionale dell’olivicoltura. A tenere banco durante il weekend il tema Xylella: un coro di voci ha chiesto alle istituzioni di intervenire con fondi per combattere la malattia e sostenere i produttori.

“Siamo soddisfatti, ma questo è solo l’inizio – ha detto il dirigente di Unioncamere Puglia Luigi Triggiani – lo scopo dell’iniziativa è fare in modo che la comunità si riappropri di un’identità culturale, della consapevolezza e dell’orgoglio di vivere immersi in un oliveto grande quanto una regione”.
Per Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante: “È stato piantato il seme di una piattaforma per lo sviluppo non solo del comparto olivicolo, ma, attraverso di esso, di tutto il territorio pugliese”.

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