Qualcosa è successo…e molto sta per succedere

La terra, la nostra terra, soffrirà un duro colpo a opera di un uomo la cui ignoranza delle dinamiche ambientali non si spiega se non con la malafede o con la fede nel turbocapitalismo (da Mark Up n. 255)

Dio é morto -Donald Trump è appena stato eletto presidente degli Stati Uniti d’America- ed anch’io non mi sento molto bene; così parafrasando una battuta di Woody Allen risulta difficile capire cosa potrà accadere nell’anno 2017. Brexit a parte, scrivendo quando ancora non si conoscono i risultati del referendum costituzionale non posso immaginare le conseguenze del risultato della consultazione.  Una  prima  considerazione  sul referendum  che  mi  avrà visto votare sì turandomi naso, occhi e orecchie, è che avremmo disperatamente bisogno di un segnale di burocrazia meno idiota e più funzionale. Dal direttore del parco che vieta i container nella sua zona terremotata all’ispettore del biologico che chiede il certificato di taratura di una pompa a spalla (non previsto da nessuna norma), siamo nel regno del surreale che pochi avrebbero potuto immaginare. E il no vuole la conservazione  ad  ogni  costo;  un  costo  che  pagheranno  tutti  gli  italiani, soprattutto quelli che non vivono di burocrazia o che dalla stessa sono soffocati. Dimenticavo: c’é stato un terremoto.

Ancora la terra
L’anno  che  verrà  sarà  un  anno  di  confronto,  anche  duro,  in  quell’ambito che frequento e che vedo come un adolescente che deve decidere dove andare e come muoversi. il biologico, se recuperato alle dinamiche economiche caratteristiche della società che fino a qui ci ha condotto, non sarà altro che un ulteriore prodotto da consumare: buono bello sano ed ecologico. E i furbetti del campo, al posto di quelli di quartiere, si daranno da fare per ricavarne in modo più o meno lecito, i massimi  guadagni.  Se  spostiamo  i  meccanismi  del  commercio  e  della produzione alimentare industriale nel mondo del biologico,  otterremo  gli  stessi  risultati.  Mentre  il  pensiero  alla  base dell’agricoltura biologica e biodinamica vuole essere differente, vuole una circolarità economica nella quale ogni attore, la terra per prima, abbia una giusta remunerazione.

Previsioni del tempo che verrà
Vedo all’orizzonte occidentale annuvolarsi cumuli di denaro e finanza  che  nulla producono  se  non  danni  sociali  e  ambientali, mentre le persone d’oriente consapevoli e coinvolte in fenomeni di soffocamento da inquinamento, considerano nuove vie di sviluppo possibile. il manifesto del declino americano si manifesta con grande enfasi -e non che l’alternativa clintoniana fosse una vera alternativa-, quando la grande illusione di un mediterraneo rinascente non è sta compresa e sostenuta bensì soffocata sul nascere. Noi italiani terremotati e detentori della maggiore quantità di arte e biodiversità per metro quadrato del mondo, sapremo rinascere dalle ceneri e dalle macerie con nuovo spirito e iniziativa? Domanda auspicio e speranza: come quella che mi fa percorrere la terra d’Italia, registrare le migliaia di edifici e casali abbandonati, e immaginare case e lavoro per tutti gli italiani e gli immigrati che abbiano voglia di abbracciare una vita buona e possibile.

Eppure
Nel comune di Monte San Martino in provincia di Macerata, quasi periferia del terremoto, dieci persone dormono nell’ unico immobile agibile dell’azienda agricola di Marino e Paola: il caseificio. Tutto questo per tenere in piedi l’attività di un’azienda agricola sociale con quasi 1.000 pecore. Dal Centro sociale  di  Senigallia  alla  Confederazione  italiana  degli  Agricoltori insieme ad Anabio, da Milano e dall’Emilia, braccia e fondi e mezzi per fare continuare un pezzo di  terra e di vita di altri, per produrre uno straordinario pecorino biologico. Mentre pochi metri più su tre meravigliose pale del Crivelli si sono salvate. Più che un segno di speranza.

 

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