Quanto perde il retail per furti e rapine?

Da uno studio di Crime&tech, in collaborazione con il Laboratorio per la Sicurezza e il supporto di Checkpoint Systems, la geografia e l'identikit di taccheggi e rapine

Si parla di più di 2 miliardi di euro all’anno, pari all’1,1% del fatturato del settore: sono le perdite nel retail per furti e rapine, ad opera di mano lesta solitari o di “bande bassotti” di due o tre persone.

Questi i risultati di uno studio condotto dallo spin-off universitario Crime&tech, in collaborazione con il Laboratorio per la Sicurezza e il supporto di Checkpoint Systems. Se poi aggiungiamo gli investimenti in sicurezza si sale a 3,4 miliardi, parliamo di 60 euro ad abitante. Lo studio ha analizzato 8.000 punti di vendita appartenenti a 30 catene retail italiane.

I settori più gettonati sono abbigliamento, con una predilezione per il fast fashion, la gdo e le calzature e gli accessori; mentre le regioni più colpite sono in ordine: Campania, Puglia e Emilia Romagna. Andando più in profondità, maggiori rischi di furti sono rilevati nella bassa Padana (tra Alessandria e Bologna), nelle provincie di Bari e di Brindisi e tra Napoli e Cosenza.

L’identikit della zona di preferenza è per punti di vendita ubicati in comuni piccoli e periferici, solitamente con un Pil più basso della media e tassi di disoccupazione giovanile più alti. Più a rischio i negozi nei centri commerciali che gli stand alone.

Ritratto dei malandrini …Taccheggi e rapine sono operati per lo più da esterni, ma non mancano i furti da parte dei dipendenti e gli ammanchi che si verificano nella catena logistica. La “tecnica” preferita è quella di gruppo, meglio di notte. Due o tre al massimo di età compresa tra i 18 e i 40 per gli uomini, le donne invece iniziano dopo, tra i 26 e i 40.

Qualche successo … La ricerca però ci racconta anche di rapine “sventate” (per fortuna): nel 2016, per ogni punto di vendita del retail sono stati fermati 83 furti, la regione più attiva su questo versante è stata la Lombardia e, più in generale, le cose sono andate meglio nei centri urbani, dove però sono anche maggiori gli investimenti in sicurezza.

Come si tutelano i retailer? Tra i sistemi più utilizzati ci sono gli antitaccheggio, cui seguono le video sorveglianze e le guardie non armate. Gli investimenti in questo campo oscillano tra lo 0,1% e l’1,2%, molto dipende dai fattori di rischio cui è esposto il punto di vendita.

Fonte: Osserva Italia

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