Rapporto Coop: nel 2016 i consumi cresceranno dell’1,4%

I dati veicolati dal report, ora in versione completa, e tutte le previsioni per l’anno appena aperto. Ecco le categorie merceologiche e i canali in miglioramento.

Una stima positiva per i consumi delle famiglie nel 2016, che secondo i risultati desumibili dal Rapporto Coop aumenteranno dell’1,4% grazie ad alcuni fattori come il lieve miglioramento del mercato del lavoro e una favorevole congiuntura macroeconomica. Benché si tratti della variazione più ampia dell’ultimo decennio, parliamo ancora di livelli degli anni Novanta, più bassi di oltre 1.700 euro e con una riduzione di oltre il 9% rispetto al 2007, data di inizio della crisi.

Ecco nel dettaglio tutti i dati veicolati dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop, in collaborazione con Ref.Ricerche, Nielsen, GFK, Demos, Doxa, Nomisma e Ufficio Studi Mediobanca.

  • Nel complesso, il sentiment degli italiani predilige il bicchiere mezzo pieno, con oltre un terzo che guarda al 2016 con speranza, mentre il 14,3% associa il prossimo futuro al cambiamento e il 12,2% alla ripresa.
    rapporto coop sentiment italiani
  • Le intenzioni di spesa migliorano per il 17,8% degli italiani, ma restano uguali o simili per la maggioranza. Al traino dell’incremento i Millennials e la fascia alta.
    rapporto coop aspettative consumo
  • Quali spese. Il 42% ha voglia di vacanze, il 32% tornerà a divertirsi, mentre al terzo posto, prima di casa, auto e smartphone, il 20% vuole spendere di più per la qualità del cibo. Più ottimisti nelle regioni centrali e nel Nord Ovest, rimangono invece negative le prospettive di consumo al Sud.
    rapporto coop spese 2016
  • Osservando le singole voci, cresceranno in misura più netta i consumi cui gli italiani avevano rinunciato con più difficoltà e quelli imposti dalla nuova cittadinanza digitale. Aumenteranno infatti ancora del 9% gli acquisti di smartphone (ma a prezzi sempre più bassi), mentre torneranno al segno più dopo anni di declino i servizi e i prodotti ricreativi (cinema, teatri, intrattenimento, ristoranti, viaggi e vacanze), le spese il benessere personale (palestre, spa, medicinali, badanti) e quelle per il miglioramento dell'ambiente domestico.
    rapporto coop categorie più
  • Sempre in negativo, invece, la connettività mobile, servizi e prodotti messi in difficoltà da internet (come quelli telefonici, postali, editoriali), nonché auto e mezzi di trasporto, mentre per alimentare e abbigliamento si riconferma un modello di consumo orientato alla sobrietà e antispreco.
    rapporto coop categorie meno
  • In quanto a canali di approvvigionamento, per l’alimentare cresce l’indirizzo e-commerce, parallelamente a un attitudine local e alternativa che guarda all’acquisto l’acquisto diretto dagli agricoltori (poco più del 20%) e all’autoproduzione (coltivare un orto è l’ambizione per il 14,1% del campione). In questo contesto i fatturati della grande distribuzione rafforzeranno lievemente il positivo risultato del 2015, ma rimarranno comunque sotto la soglia dell'1% a totale assortimento. Nel 2016 resteranno in negativo le vendite del non food ma torneranno a crescere oltre la media i prodotti freschi a peso variabile. Si ridurrà ancora lievemente la pressione promozionale mentre il carrello perderà ancora un piccola porzione del suo valore medio (effetto mix) ma con un processo di progressiva decelerazione.
    rapporto coop vendite gdo
  • A livello globale, infine, il quadro macroeconomico lascia intravedere alcuni spiragli, a partire come si diceva dalla leggera riduzione del tasso di disoccupazione.
    rapporto coop quadro economico

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