Re Italy, il punto sugli investimenti immobiliari

Manfredi Catella
RE Italy si svolge il 5 e 6 giugno a Milano in Piazza Affari: è prevalentemente rivolto alle società di investimento italiane ed estere. Fra i temi principali, l’evoluzione e le problematiche del mercato immobiliare italiano. I passi in avanti delle banche nella gestione degli Npl e l’offerta dei nuovi operatori specializzati nella gestione dei crediti deteriorati. Gli scenari d’investimento tra nuovi strumenti come i Pir e incertezze di carattere geopolitico

La settima edizione di RE Italy, promossa e organizzata da Monitor Immobiliare, a Milano, Palazzo Mezzanotte, è stata aperta, questa mattina, da Luigi Donato, capo dipartimento immobili e appalti di Banca d'Italia, cui è seguito il dibattito tra alcuni dei principali rappresentanti degli investimenti immobiliari in Italia: Manfredi Catella (Ad di Coima Sgr), Emanuele Caniggia (Ad di DeA Capital Real Estate Sgr), Giampiero Schiavo (Ad Castello Sgr), e Paolo Bottelli (Ad Kryalos Sgr). I personaggi citati rappresentano, come ha ricordato lo stesso Caniggia, il 50% degli 11 miliardi di euro investiti nell'immobiliare non residenziale in Italia nel 2017.

Manfredi Catella, Ad Coima Sgr

Nel contesto di un nuovo ciclo di slancio dell’immobiliare, RE Italy intende lanciare un messaggio in Italia e verso l’estero: le aziende sono attive e pronte a contribuire allo sviluppo del Paese e al rilancio del settore che, considerando costruzioni, sviluppo e servizi, è pari al 19,1% del Pil in Italia, contro una media Eu28 del 17,8% (fonte: Sidief).

A RE Italy sono previsti oltre 2.000 partecipanti professionali, e i rappresentanti di oltre 300 aziende.

Fra i temi principali, l’evoluzione e le problematiche del mercato immobiliare italiano; i passi in avanti delle banche nella gestione degli Npl e l’offerta dei nuovi operatori specializzati nella gestione dei crediti deteriorati; gli scenari d’investimento tra nuovi strumenti come i Pir e incertezze di carattere geopolitico; il focus su strumenti di investimento quali i fondi immobiliari e le nuove frontiere dell’abitare e della logistica.

Luigi Donato, capo dipartimento immobili e appalti di Banca d'Italia

Il sentiment generale sull'economia italiana, sulla base delle valutazioni di Luigi Donato, Banca d'Italia, è nel complesso largamente positivo: Donato ha ricordato la crescita 2017 dell'area Euro (+2,4%, superiore agli Usa), il buon andamento dei consumi e della produzione in Italia, un recupero del mercato delle costruzioni; e anche l'inflazione (1,5%) con tendenza al 2% è un fattore che riflette un discreto dinamismo dell'economia, anche se -come ha fatto notare Giampiero Schiavo - la ripresa dei consumi negli ultimi due anni potrebbe essere dovuta in non minima parte al cosiddetto "consumo di sostituzione" cioè a quella fase che si ripete ciclicamente ogni 5-7 anni, nella quale la gente acquista perché deve sostituire e rinnovare il proprio corredo personale (banalizzando: ho le scarpe vecchie, le devo cambiare).

A livello pubblico, l'andamento dei contratti, ammontati a 150 miliardi di euro nel 2017 (-16% rispetto al 2016), metà dei quali con negoziazione diretta, riflette una fase di stasi del mercato. La seconda area potenzialmente critica è rappresentata, a livello privato, dalla proprietà immobiliare delle famiglie che è scesa del 16% rispetto al 2012.

Per quanto riguarda la specifico del mercato degli investimenti immobiliari in Italia, tutti gli speaker convengono sul fatto che il volume economico delle transazioni nel nostro paese (circa 11 miliardi) rappresenta quello che normalmente viene scambiato in una metropoli come Parigi. Il 70% dei capitali che arrivano in Italia sono di origine straniera. Un mercato piccolo, quello italiano, ma anche concentrato su poche polarità urbane.

Emanuele Caniggia, DeA Capital Real Estate Sgr

Il messaggio lanciato da Manfredi Catella, uno dei protagonisti del rinascimento urbanistico di Milano (la nuova area Garibaldi-Varesine) è quello di stare attenti agli effetti di una fase di mercato caratterizzata da tanto capitale e poco prodotto (valido o prime). Sulla quotazione, Catella precisa che -a differenza di quanto accade in altri mercati come quello spagnolo- la diversificazione dei portafogli non premia chi va in Borsa: secondo Catella, il nostro è un mercato che, come accade negli Usa, predilige la specializzazione, l'approccio granulare. Ricordiamo che Coima è una delle pochissime società di investimento a regime Siiq in Italia. "In questa fase forse si può solo sviluppare il quotato ma in modo verticale: l'orizzonte temporale è fattibile, 3-5 anni".

Paolo Bottelli, Ad Kryalos Sgr

Paolo Bottelli non crede né alla quotazione né al fondo retail, ma alla capacità di attrarre capitale privato attraverso la formula del club deal: "Stiamo lavorando in questa direzione -prosegue Bottelli - anche perché mi domando per quale motivo vendere a sconto se posso guadagnare vendendo a pezzi?".

Bottelli ha ricordato l'esigenza di orientare gli investimenti nei cosiddetti asset alternativi, una tendenza che sta acquistando forza anche nel mercato italiano, anche per via della anti- o non-ciclicità di non pochi dei beni appartenenti a questa nuova categoria.

Giampiero Schiavo, Ad Castello Sgr

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