Semplice (e forse sbagliato) bocciare le promozioni

di Patrick Fontana

L'eccessivo livello di pressione promozionale è stato uno dei temi caldi dell'8° Consumer & Retail Summit, che ha visto Mark Up e GdoWeek in prima fila. Le posizioni critiche non sono mancate, a partire da chi vede gli investimenti promozionali come un capitale sottratto al riformismo d'impresa necessario per affrontare in modo pieno la rifondazione digitale dei modelli di gestione, per arrivare a chi considera la situazione come il risultato finale di uno scostamento non recuperabile fra prezzo e valore, listini e programmi impostati sul lungo termine e sulla fiducia reciproca. Aldo Sutter non getta la croce addosso ai protagonisti della promozione. Il ragionamento è semplice: manca la controprova che in assenza di tutte queste operazioni il risultato di vendita sarebbe stato migliore. Secondo il presidente IBC, comunque, il lavoro sinergico di industria e distribuzione a favore di un consumatore in difficoltà finirà per dare risultati positivi. Soprattutto se si recupereranno livelli di efficacia maggiori.

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