Settore profumeria: una contraffazione costosa per l’Ue

La contraffazione dei prodotti di profumeria, per il trucco e per l'igiene personale costa cara all'Unione europea e ai produttori, distributori e rivenditori legittimi, che ogni anno perdono 4,7 miliardi di euro di fatturato, corrispondenti al 7,8% delle vendite totali nel comparto. Un ammanco che implica parallelamente minori ricavi e mancate assunzioni per 50mila lavoratori, stando alla relazione dell'Ufficio per l'Armonizzazione nel Mercato Interno (Uami). La maggiore agenzia per la proprietà intellettuale dell’Unione Europea ha infatti condotto uno studio al riguardo tramite apposito Osservatorio Ue.
Nello specifico, la contraffazione nel settore analizzato costa all'Italia, terzo produttore dopo Germania e Regno Unito, un totale di 624 milioni di euro, comportando una perdita del 7,9%.
Non da ultimo, l'evasione fiscale legata al fenomeno fraudolento implica in Unione europea un mancato gettito pari a 1,7 miliardi di euro.

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