Speciale grocery – il consumatore

Articolo pubblicato su MARK UP 129 giugno 2005 –

Nell’incremento del consumo domestico si legge spesso l’affermazione del concetto di gelato-alimento. In effetti una strategia delle aziende produttrici da molti anni a questa parte è quella di affrancare il gelato dal ruolo tradizionale di consumo extra o saltuario per integrarlo più stabilmente nell’alimentazione quotidiana come dessert, snack, se non addirittura in casi pur marginali come sostitutivo del pasto. Non bisogna dimenticare che il consumo extradomestico da impulso rappresenta tuttora il 45% del gelato industriale, tuttavia il segmento del take-home è diventato altamente strategico per le imprese anche perché è l’unico in grado di destagionalizzare i consumi e ha ancora un buon margine di sviluppo, soprattutto alla luce dei livelli più bassi del consumo casalingo rispetto per esempio ai paesi nordici o agli Usa.
Dal punto di vista dell’evoluzione della domanda, il gelato non è più considerato solo un dolce premio o un prodotto da fine pasto estivo, ma ha assunto valenze e funzioni d’uso diverse (basta pensare all’ampliamento dell’area snack).
In questo senso convivono ormai diverse tendenze e si marca di più la segmentazione di consumo. Se da un lato si cerca di attrarre il consumatore salutista con prodotti e gusti ad hoc - e gli stessi mini si adattano a chi è attento alla linea - dall’altro si spinge all’estremo il concetto di edonismo tipico del gelato, come nel caso dei Sette Peccati di Magnum. Un altro obiettivo della diversificazione di prodotto è la moltiplicazione delle occasioni di consumo: tra le più gettonate vi sono la merenda, la cena e il dopocena.
Un dato positivo emerge dalle indagini sui consumatori: il gelato industriale viene dalla maggior parte ritenuto un prodotto sicuro e nutrizionalmente valido.
Questa percezione si può collegare anche al valore della marca in questo mercato come elemento di garanzia, tenendo presente che il target più ampio rimane quello dei bambini e dei giovanissimi.
L’immagine di marca ha un valore assoluto nel canale extradomestico mentre nel canale alimentare, pur avendo la leva del prezzo una certa importanza, l’intensità promozionale propria anche dei leader ne attenua l’impatto.

Il profilo del consumatore di gelato industriale
Penetrazione: la penetrazione nelle famiglie del gelato industriale è intorno al 70%. Il 60% della popolazione da 14 anni in su acquista gelati confezionati.
Area di residenza: acquisti pro capite più elevati nel nord-est e in generale nel centro-nord rispetto al sud.
Età: la penetrazione diminuisce progressivamente con l’aumentare dell’età.
Stagionalità: è un limite che si attenua lentamente. Tra maggio e settembre si concentra ancora il 75% dei consumi.

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