Speciale grocery – Il consumatore

Articolo pubblicato su MARK UP 134 novembre 2005 –

Risparmio di tempo dedicato ai pasti, cambiamenti sociali, aumento dei single,
modificazione dei ruoli classici nell’ambito familiare. Sono alcuni dei
fattori che contribuiscono a incrementare l’area degli alimenti ad alto
contenuto di servizio.
I secondi piatti pronti surgelati sono in sintonia con le esigenze dettate da
stili di vita tipici della fretta e della stanchezza metropolitana (non ho tempo
o voglia di cucinare). Se è vero che in termini quantitativi rappresentano
una nicchia caratterizzata da giovani di condizione socio-economica medio-alta,
concentrati in determinate aree geografiche, i consumatori di piatti pronti
surgelati a base di ricette cercano anche il piacere della tavola: non si accontentano
di prodotti standard (come bastoncini di pesce o elaborati avicoli che pure
hanno un elevato contenuto di servizio), ma vogliono gustare ricette tradizionali.
Il crescente gradimento dei consumatori nei confronti dei piatti pronti surgelati
è frutto di un miglioramento qualitativo che tende a ridurre la differenza
rispetto ai piatti cucinati in casa.
Vi sono, però, fattori limitanti. La difficoltà di riprodurre ricette
complesse della tradizione italiana o etnica: nel caso della carne, dopo la
riattivazione, non è facile mantenere uno standard simile al fresco rispetto
ai primi piatti. Non meno arduo è convincere il consumatore ad acquistare
con frequenza questi prodotti.
E qui entra in gioco la comunicazione che rimane una leva indispensabile per
aumentare consumi e vendite. Un’altra barriera è rappresentata
dal prezzo che seleziona automaticamente il target di consumo.
I margini di crescita sono, tuttavia, ancora ampi, soprattutto se l’industria
continuerà a innovare, e se la situazione economica favorirà la
stabilità nei consumi. In questo scenario l’allargamento progressivo del
mercato dei piatti pronti aumenta le opportunità.
L’intensificarsi della competizione tra diverse categorie merceologiche
(piatti pronti stabilizzati, freschi, surgelati) rende necessaria una differenziazione
di mercato in grado di attrarre il consumatore.

Il profilo del consumatore di secondi piatti surgelati
PENETRAZIONE Nelle famiglie è
vicina al 30%. Se consideriamo solo i secondi la percentuale si abbassa di molto.
AREA DI RESIDENZA Le vendite si
concentrano nel nord Italia che assorbe il 65% dei volumi. Consumo forte nelle
aree metropolitane. Il sud rappresenta solo il 10%.
TARGET Per i secondi (ricette)
il target è tra 25 e 54 anni con punte nella fascia tra 35 e 44 anni.
I consumatori appartengono a fasce socio-economiche medio-alte.

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