Speciale Grocery – Molte referenze sugli scaffali

Articolo pubblicato su MARK UP 90 marzo 2002 – Assortimenti: la competizione tra le insegne della Gda nella piazza di Bari

Folta presenza di private label. Anche se con notevoli differenze tra le insegne

Gli assortimenti della Gda presi in esame sono relativi alla piazza di Bari, una realtà in cui i consumi sono elevati (si stima che la Puglia sia tra le prime cinque regioni per consumo medio pro capite annuo, con quantitativi intorno ai 41 kg). Gli assortimenti sono definiti da un elevato numero di referenze, in media 204, e la profondità non è correlata in maniera diretta alla dimensione dei punti di vendita e al canale di appartenenza dell’insegna. Gli ipermercati della piazza hanno infatti 254 e 318 referenze in assortimento, tuttavia anche alcuni supermercati (Dok e Famila) hanno un assortimento superiore alle 250 referenze. L’ampiezza discrimina invece i canali: nei due ipermercati, Auchan e Carrefour, si riscontrano infatti rispettivamente 16 e 15 mainbrand, contro una media della piazza di 9,6 marche. Tra i supermercati Uniconad e Gs offrono la maggiore ampiezza rispettivamente con 15 e 12 marche. Gran parte delle referenze è rappresentata dalla pasta di semola abituale (la quota media è del 73,7%), i formati speciali o regionali rappresentano tuttavia 1/4 delle referenze e una percentuale del 2% spetta alle paste integrali e biologiche.

Le marche. Per ciò che concerne i competitor della piazza, le due marche capillarmente presenti sono Barilla e Divella. A quest’ultima viene riservato uno spazio piuttosto ampio sui lineari: definisce in media il 22% delle referenze in assortimento. Barilla rappresenta il 16% circa delle referenze. Segue Granoro con una presenza vicina al 90% e una quota del 17%. Il quarto competitor in termini di presenza è De Cecco con il 77% di penetrazione e una quota sul numero di referenze del 7%. Nella definizione degli assortimenti la localizzazione regionale delle aziende è un fattore importante. Per quanto riguarda le marche del distributore la loro presenza è del 55% e la loro quota è in media del 4,7%. In questo caso tuttavia le differenze tra le insegne sono notevoli. In Gs e in Dimeglio rappresentano infatti più del 16% delle referenze, in Auchan e Carrefour rispettivamente il 5,9 e il 4,4%. In Gs e Carrefour si aggiunge inoltre la marca propria Terre d’Italia, una linea di specialità regionali, con 8 referenze e una quota rispettivamente del 3,9% e del 2,5%. Nel mercato della pasta il primo prezzo riveste ancora un ruolo importante; anche sulla piazza di Bari il canale iper+super non trascura tale ambito competitivo.
L’unico punto di vendita che non offre un primo prezzo reale, nel segmento più importante della pasta normale in formato da 500 g, è Gs. I primi prezzi variano da 28 a 35 centesimi di euro, mentre in Gs il valore sale a 43 centesimi di euro. Gs è piuttosto aggressivo nel formato da 1 kg.

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