Speciale non-food – Addio, vecchio rullino. È l’ora del digitale

Articolo pubblicato su MARK UP 111 dicembre 2003 – Il vissuto del consumatore

Risoluzione accettabile, prezzi alla portata di tutte le tasche

Il digitale vende e fa moda, anche se la vecchia pellicola è ancora
lontana dal definitivo pensionamento, almeno nella fascia delle alte prestazioni
dove la qualità fotografica analogica resta competitiva, così come nell’usa
e getta.
Fino a ieri il passaggio al digitale era ostacolato da un rapporto costi/prestazioni
ancora troppo alto, ma definizione, luminosità e fedeltà cromatica
delle attuali fotocamere digitali, giunte ormai alla quinta generazione, hanno
abbassato alla portata di tutte le tasche il livello dei 2 megapixel, ovvero
la risoluzione che consente una buona resa di stampa nei formati classici della
fotografia.

Uso professionale
Il controllo immediato sul display a cristalli liquidi della
qualità dell’immagine (scattare in alta risoluzione è d’obbligo
se si intende stampare su carta fotografica) con la possibilità di cancellarla
e scattare a volontà, senza i costi di sviluppo e stampa, hanno cambiato
il modo di fotografare.
Da tempo i settori professionali (giornalismo, editoria, medicina, assicurazioni
ecc.) sono passati alla foto digitale che consente di immagazzinare immagini
in schede di memoria, riversarle su un supporto (hard disk, Cd o Dvd) , trasmetterle
via e-mail o elaborarle. Per quanto l’analogico resti ancora un must qualitativo
nel campo artistico e amatoriale, una potente spinta al cambiamento viene dalla
rapida conversione al digitale dei service che oggi consentono, anche a chi
non possiede un pc, di usare la macchina digitale con stampe di ottima qualità.

Nel consumo domestico (turismo, hobby, tempo libero) l’offerta odierna
di fotocamere digitali con buone prestazioni (dai 150 euro in su), sempre più
segmentata, è tale da farne una valida alternativa al classico rullino,
a scapito delle fotocamere tradizionali compatte di fascia media o in formato
Aps, specie quest’ultima in via di rapida estinzione. Il florido usa e
getta analogico non può ancora risentire dei primi test di lancio in
Usa di analoghi prodotti digitali da 25 scatti, due megapixel, ma senza schermo
Lcd né possibilità di allacciamento a personal computer. Ma questa
sarà un’altra storia.

Il target degli acquirenti
di fotocamere
 

Perfezionisti

Ambosessi che fotografano “professionalmente” sia in digitale
sia in analogico per lavoro o per diletto. Competenti e aggiornati, considerano
la macchina fotografica soprattutto a livello di funzioni e prestazioni.
Leggono a fondo il manuale d’istruzioni e acquistano solo gli accessori
del caso.Tecnici o creativi, conoscono anche il valore commerciale di
un buono scatto.

 

Amatoriali

Prevalentemente maschi. Dall’adolescente alle prime esperienze
al papà che pensa all’album di famiglia, cercano un prodotto
digitale in base al miglior rapporto qualità /prezzo in tutte le
fasce e anche in canali diversi da quello specializzato. Pensano alla
fotografia soprattutto nel tempo libero e in viaggio; sono curiosi delle
novità e mediamente aggiornati.

 

Istintivi

Sono soprattutto donne. Considerano la foto come l’espressione
dell’attimo sia nella vita sociale (una festa) sia in occasioni
speciali (in vacanza). Spaziano dal minidigitale all’usa e getta
senza porsi troppe domande tecniche. Sono sensibili all’estetica
della fotocamera, ma ancor più al minimo ingombro, poco interessate
a quello che c’è di tecnico dietro un clic.

 
 

 

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