Speciale non-food – Dolce profumo di bianco e super garanzia di pulito

Articolo pubblicato su MARK UP 129 giugno 2005 – Il vissuto del consumatore

Le preferenze vanno all’igiene, ma anche l’occhio vuole la sua parte

Tutti noi vorremmo capi puliti, profumati, dai colori vivaci e brillanti, ma allo stesso tempo tessuti integri e sani. Solo chi è distratto o alle prime armi rischia di rovinare il bucato per non aver letto con attenzione l’etichetta. Il vero nemico invisibile del bucato è però l’acqua dura. La presenza di calcare impone di usare maggiore quantità di detersivo, ma anche additivi e ammorbidenti che altrimenti non sarebbero necessari. I tradizionalisti pretendono il bianco assoluto garantito dal perborato di sodio (sbiancante aggressivo efficace anche a basse temperature) dei detersivi in polvere. Un numero sempre crescente di utilizzatori propende invece per i saponi liquidi (classici e a base di sapone di Marsiglia) con sbiancanti ottici (attivi solo sopra i 50 °C). Sono detergenti meno alcalini di quelli in polvere, delicati con i colori, più rispettosi dei tessuti e anche a basse temperature altrettanto efficaci contro lo sporco. L’ammorbidente è apprezzato perché profuma la biancheria e ne facilita la stiratura.
Quello dei residui è tuttavia un inconveniente da non sottovalutare poiché gli agenti chimici rimasti nel tessuto, anche dopo il risciacquo, a contatto col sudore possono provocare fastidiosi pruriti, arrossamenti e dermatiti allergiche specialmente sulla cute delicata dei bambini. Per il loro bucato, oltre all’aggiunta di battericidi e disinfettanti a base di ossigeno attivo per il lavaggio a temperature basse, le mamme attente preferiscono detergenti ipoallergenici, evitando per gli stessi motivi l’ammorbidente così come l’anticalcare per lavatrice e il candeggiante. Peraltro le candeggine delicate o a base di ossigeno meritano un posto particolare tra gli additivi contro le macchie (non tutte però): sono indicate sia come sbiancanti per rendere più brillanti i capi (in particolare, lenzuola e tovaglie in lino) sia come igienizzanti del bucato a mano o in lavatrice.
Più che impazzire alla ricerca del bianco più bianco, senza eccedere nell’uso di prodotti sbiancanti, è meglio preoccuparsi che i capi siano puliti e igienizzati.
Nel regno della fedeltà di marca, motivata in primo luogo dall’efficacia del prodotto, le preferenze vanno alla profumazione e alla praticità del formato. Il nuovo si veste di prodotti specifici per singoli tessuti e colorazioni o magari per rimediare a errori in lavatrice.

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