Speciale non-food – Rito, piacere, seccatura: questa è per noi la rasatura

Articolo pubblicato su MARK UP 127 aprile 2005 – Il vissuto del consumatore

A mano o elettrico? La scelta del rasoio rappresenta lo stile di vita di chi lo utilizza

Una buona rasatura deve essere considerata dalla maggioranza un segnale di pulizia e decoro. Altrimenti c’è il rischio di apparire trasandati: la barba di tre giorni se la possono permettere in pochi (belli e fascinosi); quella lunga e autorevole è molto difficile da tenere in ordine. Inoltre, la moda sportiva delle teste pelate ha esteso l’uso del rasoio al cuoio capelluto, senza contare il vivace segmento dell’epilazione femminile.
Così di tutto possiamo fare a meno tranne che del rasoio.
Dal 1870 a oggi i brevetti per la fabbricazione del rasoio di sicurezza registrati nel mondo sono un numero tale (Franco Lorenzi per il suo milanese Museo dei Rasoi ne ha raccolti circa 450) da rendere arduo contarne tutti i tipi.
Un modello vale l’altro? Non sempre. Per esempio il successo dell’ultimo Gillette M3 Power a batterie è facilmente spiegabile: le differenze tra rasoi a due, tre, quattro lame non sono infatti paragonabili all’effetto della vibrazione che consente al filo di scorrere sul pelo ottenendo una rasatura facile, profonda e senza irritazioni grazie al contestuale rilascio dell’aloe a pelle aperta.
Sia che piaccia (60%) o che la si consideri una seccatura, la metà degli italiani si rade almeno tre volte la settimana. è una commodity da giovani sempre meno convinti che radersi sia, come lo era una volta, un modo di sottolineare la propria mascolinità. Viceversa chi dedica tempo e attenzione alla rasatura è l’uomo più maturo, attivo, consapevole, alla ricerca di perfezione e gratificazione anche nella cura di sé.
Quelli che scelgono il rasoio elettrico (fu inventato negli anni ’30, ma la retina comparve solo nel dopoguerra) lo fanno per problemi di pelle specialmente nel collo. Lo scelgono, ancor prima che per la marca, in base al prezzo, alle prestazioni (numero di giri, silenziosità) e al design. Tra i suoi vantaggi c’è il taglio ortogonale al fusto del pelo che preserva i colletti delle camicie ed evita le altrimenti inevitabili irritazioni di rasature serali.
Il rasoio a mano libera, invece, è ormai appannaggio di pochissimi temerari o di chi ama farsi servire in poltrona dal fido barbiere.
Difficile rinunciare a schiume e saponi, mentre nel pre e dopobarba alle classiche lozioni (liquide, gel) alcoliche da tempo sono preferiti balsami e creme meno aggressivi per la pelle.

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