SplittyPay a breve sul mercato

Splittypay, il PayPal delle collette online, si prepara al debutto sul mercato del social payment con una campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma 200Crowd. Con il lancio della campagna, partita a ottobre e attiva per 60 giorni, con la possibilità di prorogarla per ulteriori 30, SplittyPay conta di raccogliere da un minimo di 80mila euro a un massimo di 150mila euro. La campagna è online e a pochi giorni dall’avvio sono già stati raccolti 54mila Euro, il 70% dell’obiettivo minimo.

Il finanziamento servirà per il completamento delle funzionalità della piattaforma proprietaria e per il lancio del nuovo sistema di pagamento social sul mercato: entro la fine dell’anno è prevista l’integrazione di SplittyPay sui merchant online di diversi operatori del settore dei viaggi e accomodation per poi allargare l’offerta al ticketing, al food delivery e ai marketplace online.

“SplittyPay è un progetto appena partito e siamo orgogliosi dei risultati raggiunti in così poco tempo -ha commentato Alberto Porzio, co-founder di SplittyPay e Ceo della startup innovativa-. Dopo un primo round da 210mila euro, finanziato da diversi business angel, abbiamo puntanto sul crowdfunding per spingere l’acceleratore sul lancio del nostro nuovo sistema di pagamento di gruppo. Inizieremo dall’Italia, dal settore dei viaggi, e l’obiettivo è di allargare l’offerta a tutto il settore del turismo, ma anche al food delivery, il ticketing e in generale ai marketplace online. Le applicazioni sono moltissime e le potenzialità di espansione internazionale rappresentano uno dei principali valori aggiunti di SplittyPay”.

La campagna di SplittyPay è di tipo Syndicate: i finanziatori che acquistano le quote della società possono contare su un business angel esperto che è anche lead investor del round - e che si occuperà di assicurare ai co-investitori la gestione e il monitoraggio del lavoro della startup. Il Syndicate in SplittyPay è guidato da Diego Bianco, esperto in equity crowdfunding e in startup del FoodTech e FinTech, che in qualità di lead investor supporterà la startup nel suo percorso di crescita e garantirà un’informativa periodica e il monitoraggio dell’investimento.

“SplittyPay è prima di tutto un’idea innovativa perché permette il pagamento separato degli acquisti online, con un sistema che non richiede installazioni di software o registrazioni ma che può essere scelto al momento del carrello -sottolinea Diego Bianco-. Da investitore sono particolarmente stimolato dall’unicità della proposta di SplittyPay: oggi non esistono competitor diretti sul mercato, l’unico era una startup che è stata recentemente acquisita da Airbnb”.

In concreto, SplittyPay è una piattaforma di shared payment che permette di “splittare” una transazione online su diverse carte di debito o credito. I “casi d’uso”, oltre agli acquisti di gruppo tra amici o conoscenti, possono essere estesi ad acquisti effettuati da una singola persona, titolare di più carte, che decide di saldare l’importo utilizzandone più di una, per esempio per motivi legati al plafond di una o più carte. Oppure agli acquisti di famiglia, suddividendo l’importo totale da pagare sulle carte dei diversi componenti del nucleo familiare.

Nella fase iniziale di lancio, il servizio sarà gratuito per gli utenti della piattaforma i quali, selezionando come metodo di pagamento SplittyPay, non pagheranno nessuna fee aggiuntiva. Ed è proprio questa funzionalità che distingue SplittyPay dagli altri sistemi per i pagamenti di gruppo: SplittyPay si utilizza al momento di pagare il contenuto del proprio carrello, non bisogna installare un’App sul telefono né registrarsi. Si tratta, in pratica, di un pagamento alternativo, come per esempio PayPal.

È proprio per gestire la futura espansione all’estero che SplittyPay è tra le 32 startup italiane accelerate da TechItalia:Lab di Londra, spin off della celebre community di professionisti Italiani digital e tech TechItalia. E solo pochi giorni fa SplittyPay è stata anche la vincitrice della terza edizione del Lab Demo Day di TechItalia, nel corso del quale 14 startup italiane si sono presentate ai principali investitori presenti in Gran Bretagna.

 

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