Temporary home: un nuovo mercato trainato da Expo

"Temporary home" è la definizione inglese per indicare la locazione temporanea di appartamenti ad uso turistico, formula che sta vivendo a Milano un periodo fortunato anche grazie a Expo 2015, con un tasso di crescita a due cifre (+20% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), ben superiore (quasi 300 bp) a quello degli affitti tradizionali (+0,4%).
Secondo i dati della ricerca condotta dall'Università Bocconi, a Milano, le strutture ricettive registrate sono in tutto 853, il 47% sono extra-alberghiere. Case vacanze e alloggi iscritti al Rec sono il 57% dell'offerta extra-alberghiera totale (227 su 398) con 1.399 camere su 4.566 (il 31% del totale) e 2.719 posti letto su 8.486 (32%).
Per l'affitto turistico di appartamenti non si paga la tassa di soggiorno. In Lombardia per avere l'autorizzazione occorre presentare un'offerta di almeno 3 alloggi mentre in Liguria ne basta uno. Sono gli stessi operatori più strutturati, come per esempio il gruppo Halldis, con 400 appartamenti a Milano, a chiedere un intervento legislativo, che li faccia uscire dal cono d’ombra che assimila le più importanti società di gestione a privati operanti nel sommerso.
Nuova legge regionale sul turismo
La Regione ha al vaglio una legge sul turismo che tocca anche il settore delle Rta (Residenze turistico-alberghiere) e delle Cav (Case appartamenti per vacanze), due comparti con forte potenziale di crescita in tutta Italia. “Solo a Milano ci sono 7.000 appartamenti affittati a scopo turistico” precisa Mauro Parolini, Assessore al turismo di Regione Lombardia, e aggiunge che “Regione Lombardia vuole renderli riconoscibili dando loro un inquadramento con regole e norme da osservare, come tutti gli altri operatori che gravitano nel settore ricettivo”.
Nella nuova disciplina sulle strutture ricettive alberghiere e non, in discussione in Regione, si distingue tra attività gestite in forma imprenditoriale e non imprenditoriale nell’ambito delle Cav (Case e Appartamenti per Vacanze). "L’art.26 della nuova legge -commenta Raffaele Paletti, presidente di Rescasa Lombardia (l’Associazione di categoria dei residence e degli appartamenti ad uso turistico, nata nel 1977 per rappresentare e tutelare gli interessi degli imprenditori attivi nel settore ricettivo, alberghiero e non) nella sua ultima formulazione, definisce le Cav come strutture ricettive organizzate per fruire alloggio e servizi, ma prevede la possibilità di una gestione 'non imprenditoriale' da parte di coloro che dispongono fino a un massimo di tre unità abitative e svolgono l’attività in modo occasionale. Rescasa Lombardia è nettamente contraria a questa ipotesi e chiede l’eliminazione dal testo della possibilità di una gestione non imprenditoriale, la quale darebbe luogo a disagio e irritazione tra gli imprenditori Cav, rendendo indispensabili controlli assidui e puntuali sull’occasionalità dell’attività, elemento quest’ultimo già inserito nella definizione di Bed & Breakfast".

1 COMMENTO

  1. Le case vacanze sono una valida alternativa agli hotel, io ormai cerco sempre prima una casa vacanza quando viaggio. Certo che spesso non è facile valutare la serietà di chi l’affitta, su questo forse sarebbe necessario un intervento anche delle amministrazioni. Per Milano ed expo io mi sono rivolto qui http://rentix.it/index.php/it/ e devo dire che sono rimasto molto soddisfatto.

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