Il tonno a base vegetale debutta da Whole Foods e Thrive Market

Ottenuto da un mix di farine e proteine di sei legumi, il tonno vegetale offre il sapore e la consistenza del tonno bianco. Obiettivo della start up newyorkese che lo produce: conquistare i consumatori e proteggere gli oceani dalla pesca indiscriminata

Secondo un comunicato diramato da Good Catch Foods, un’azienda statunitense che produce pesce di origine vegetale, il tonno a base vegetale è disponibile dal 20 febbraio negli scaffali di Whole Foods Market e Thrive Market a livello nazionale. Le due catene saranno le prime a portare stabilmente il prodotto a scaffale. I prodotti pronti al consumo offrono il sapore e la consistenza del tonno bianco -si apprende dal comunicato- e sono disponibili in tre varietà in buste da circa 100 grammi: al Naturale, Mediterraneo e Olio ed Erbe.

La startup newyorkese ha dichiarato il suo duplice obiettivo: conquistare i consumatori e proteggere gli oceani dalla pesca indiscriminata, che vede proprio nei tonni una delle specie maggiormente sovrasfruttate. I pregi del tonno vegetale: in primis non contiene gli alti livelli di mercurio, Pcb, diossine e altri contaminanti presenti nei pesci oceanici. Inoltre azzera il rischio di patologie derivanti dalla piscicoltura e dall'acquacoltura.

La missione di Good Catch è quella di irrompere nella categoria dei prodotti ittici con prodotti che i consumatori desiderano, ma che non presentano le criticità citate. Secondo la start up, questo sarebbe il primo marchio a base vegetale che rivaleggia veramente con il pesce vero. Per produrre il suo tonno vegetale Good Catch utilizza una miscela di proteine ​​di sei piante: proteine isolate di pisello, di soia, farina di ceci, proteine ​​di lenticchie, proteine ​​di fava e farina di fagioli blu. Ogni porzione contiene 14 grammi di proteine, che equivale a circa il 30% in meno del tonno vero, e olio di alga per aromatizzare e fornire una fonte vegetale di acidi grassi omega-3.

Questo prodotto, inoltre, non ha l'odore del vero tonno e ciò renderebbe i consumatori più propensi a provarlo. Il Wall Street Journal ha recentemente riportato che le  vendite di pesce preconfezionato sono scese del 4% in volume dal 2013 al 2018. I millennial non sono molto interessati ai prodotti in scatola -osserva il giornale- e alcuni non possiedono nemmeno gli apriscatole: da qui l’idea di utilizzare un packaging a sacchetto, una tipologia di confezione che va sempre più diffondendosi.

E se l’assenza di odore di pesce rappresenta un plus, i prodotti di Good Catch dovranno essere competitivi con il tonno convenzionale anche sul fronte prezzo, gusto e consistenza. La strategia di iniziare con la distribuzione al dettaglio a livello nazionale presso Whole Foods e Thrive Market è motivata dal fatto che questi due dettaglianti attirano gli acquirenti che sono già probabilmente interessati alle alternative a base vegetale; trovare Good Catch sullo scaffale, oppure online, presso queste insegne che vendono alimenti naturali e prodotti biologici può agevolare il lancio del tonno vegetale su scala nazionale.

Altre società come Sophie's Kitchen, Ocean Hugger Foods  e Atlantic Natural Foods  hanno già introdotto sul mercato prodotti a base di tonno a base vegetale, pertanto Good Catch non è privo di concorrenza. La compagnia e i suoi concorrenti attuali si troveranno probabilmente ad affrontare un'altra sfida alla fine di quest'anno, quando Finless Foods, con sede in California, intende lanciare un tonno rosso ottenuto da coltura cellulare nei ristoranti di fascia alta, prima di aumentare la produzione.

Queste società si trovano comunque di fronte a un mercato promettente. Le vendite di alimenti vegetali sono aumentate del 20% dal 2017 al 2018 per raggiungere 3,3 miliardi di dollari, secondo la Plant Based Foods Association. In aggiunta al tonno vegetale Good Catch ha in programma per il prossimo autunno il lancio di nuove referenze, tra cui torte di granchio senza pesce, sandwich e burger.

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