Tra gli interessati all’acquisto anche Carrefour, Auchan e Migros. Se ne discute al primo CdA con la holding Supermarkets Italiani. Per la società immobiliare Villata nominato presidente Giuseppe Pirola.

Il futuro di Esselunga prende lentamente forma.  A scendere in campo nel parterre dei potenziali acquirenti insieme ai fondi private equity sono ora i diretti competitor dell’insegna: Carrefour, Auchan, Migros, ma anche il gigante statunitense Walmart.

Non manca il retailer olandese Ahold (da quest’anno parte di un gruppo unico con Delhaize) indicato espressamente nel testamento del defunto patron Caprotti come candidato ideale. “Sì agli stranieri, mai alle coop”. Queste le ultime volontà rimaste come indirizzo per la nuova gestione.

Per la holding immobiliare Villata, legata ad Esselunga, è stato appena nominato Giuseppe Pirola come nuovo presidente. Parliamo di un patrimonio netto di 920 milioni di euro. Per quanto riguarda invece la diretta controllante Supermarkets Italiani, il primo CdA sotto la nuova guida operativa è oggi.

Quest’ultima è stata affidata a Gaetano Marchetti, affiancato dagli storici Ad Carlo Salza e presidente di Esselunga Vincenzo Mariconda. Il controllo azionario con una quota del 70% è invece della vedova di Caprotti Giuliana Albera e della figlia Marina Sylvia, mentre ai due figli Giuseppe e Violetta è andato il restante 30% .

Una delle tante decisioni da prendere prima di arrivare a un accordo di vendita sarà proprio quella relativa ai due fronti azionari, stabilendo se alla cessione del 70%, o parte di esso, si associ automaticamente quella del restante 30% allo stesso prezzo. In programma anche l’approvazione della semestrale.

Nel decennio 2006-2015 Esselunga ha prodotto utili netti per 2,2 miliardi di euro, come emerge dal rapporto Mediobanca.

 

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