Vendite in calo. Federdistribuzione: “Occorre invertire questa tendenza”

Federdistribuzione Cobolli Gigli
Secondo quanto spiega il presidente di Federdistribuzione, Giovanni Cobolli Gigli: “Neanche i saldi sono serviti per crescere"

Non sono positivi i dati Istat sul commercio al dettaglio. Il mese di luglio, infatti, è caratterizzato da un segno negativo (-0,2% rispetto a luglio 2015) riferito alle vendite a valore, con l’alimentare a +0,5% e il non alimentare a -0,6%. E, se si allarga l’arco di tempo, si nota che dall’inizio dell’anno le vendite complessivamente segnano un +0,2% a valore nel confronto con lo stesso periodo dell’anno precedente, ma -0,2% in volume.

Sui dati interviene Federdistribuzione. A riguardo il presidente Giovanni Cobolli Gigli commenta: “Neanche i saldi sono serviti per crescere. Preoccupante soprattutto il dato a volume, che viene confermato anche nella cifra complessiva dell’anno: -0,2% da gennaio a luglio 2016, che fotografa una situazione nella quale, anche a fronte di prezzi sostanzialmente fermi e di retribuzioni reali in crescita, le quantità acquistate dalle famiglie diminuiscono. Manca la voglia di comprare, prevale la preoccupazione e l’attendismo, si aspettano segnali più convincenti e un quadro di prospettive migliori, proprie e del Paese. Una cornice che ricrei stimolo al consumo”.

Cobolli Gigli aggiunge: “Occorre fare tutto il possibile per invertire questa tendenza. Dal 2007 ad ora le vendite al dettaglio Istat sono diminuite del 6,5% a valore, miliardi di fatturato perso dall’inizio della crisi che hanno avuto un impatto violentissimo sul mondo del commercio e su tutta l’economia nazionale”. E conclude: “La prossima Legge di Bilancio sarà prevalentemente centrata sugli incentivi all’offerta, puntando sulla ripresa degli investimenti pubblici e privati, per ritrovare efficienza, produttività e competitività del nostro sistema industriale. Serve un “piano industriale per il rilancio dei consumi”, articolato con interventi che agiscano sulle sacche di povertà presenti nel Paese, aiutino la ripresa della natalità e ridiano certezze e fiducia al ceto medio, la popolazione in grado di riportare in alto i consumi”.

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