Rana negli Usa raddoppia

Utile netto in crescita da 3,6 a 15,6 milioni di euro. Aumento della produzione per il mercato Usa. Obiettivo: raggiungere i 600 milioni di fatturato con l’ingresso in Walmart. L'Italia resta il pilastro con una quota di mercato del 39,2% nel settore della pasta fresca.

Gian Luca Rana Risultati molto positivi per il gruppo Giovanni Rana nel 2015. Il leader mondiale della pasta fresca (6 stabilimenti, presente in 38 paesi) registra infatti una crescita dell'utile netto del 332% a 15,6 milioni di euro, mentre il fatturato segna un rialzo del 19% a 545 milioni di euro e il margine operativo lordo in rialzo del 40% a 49 milioni.

Determinante la crescita negli Usa, con un fatturato in rialzo del 36% a 146 milioni di dollari, dove il Gruppo intende raddoppiare la propria presenza dopo soli 3 anni, aprendo un secondo stabilimento a Chicago, con un investimento di oltre 40 milioni di dollari, autofinanziato.

“II mercato ci sta premiando – sottolinea Gian Luca Rana, ad del gruppo e figlio del fondatore Giovanni – soprattutto per la nostra capacità di innovare e di garantire costantemente l’alta qualità dei nostri prodotti. In tre anni siamo passati da 381 milioni di euro di fatturato del 2013 ai 455 dell'anno successivo ai 545 del 2015, con un incremento di 164 milioni in valore assoluto. Puntiamo a 600 milioni di fatturato nell'anno in corso. Nello stesso periodo è cresciuto l'Ebitda, da 21 a 35 a 49 milioni di euro ed è diminuito l'indebitamento netto, che è passato dai 115 milioni di euro del 2013, a 101 milioni, ai 97 milioni dell'esercizio 2015”. L'utile netto, che era di 3,6 milioni nell'esercizio 2014 è salito a quota 15,6 milioni. In particolare è cresciuto il business in Italia. Nel settore della pasta fresca, Rana ha raggiunto il 39,2 per cento di quota sul mercato italiano, che per l'azienda veneta è il miglior risultato di sempre.

“Sono risultati che testimoniano la validità delle scelte strategiche di un'azienda che da sempre guarda verso il futuro e crea le condizioni necessarie per continuare il processo di crescita e di espansione a livello globale, sempre perseguendo la ricerca dell'eccellenza – prosegue Gian Luca Rana. L'apertura di un nuovo stabilimento, il secondo in tre anni, ci permetterà di dare un'ulteriore accelerazione nella conquista della leadership in Usa”.

La crescita negli Usa è correlata, però, alla capacità di agganciare il settore della grande distribuzione organizzata. Infatti, dopo l'avvio dello stabilimento a fine 2012, che ha portato a 13 milioni di dollari di fatturato, il 2013 ha registrato 47 milioni di fatturato, che sono successivamente aumentati a 101 e a 137, con una previsione a 163 a fine 2016. La svolta è stata  al quale l’azienda si è rivolta con proposte su misura che hanno avuto successo ma che hanno posto l’azienda veronese di fronte a logiche industriali completamente nuove. A distanza di quattro anni, però, i risultati sono tangibili: il 2015 si è chiuso con un ebitda di 4 milioni di dollari, che salirà ad 11 alla fine del 2016.

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