5 regole d’oro per un video marketing efficace

Un ricerca di Brightcove Inc. svela che il 92% degli utenti europei non è soddisfatto della propria esperienza con i video promozionali in rete.

Un’esperienza poco interessante, con problemi di carattere tecnico e di bassa qualità. È questo quello che pensa la netta maggioranza degli utenti in merito alla fruizione dei video pubblicitari online.
Mentre il mondo del marketing continua a parlare di contenuti e storytelling, l’indagine condotta Brightcove Inc. porta in dote un feedback altamente rilevante e poco confortante.

Il risultato è chiaro: Il 92% degli utenti europei pensa che i filmati promozionali in rete vadano migliorati e parallelamente ridotti in quantità.

La buona notizia è che due terzi dei consumatori (66%) ritiene giusto che gli editori utilizzino la pubblicità online per garantire contenuti gratuiti e che quindi il sentiment verso la pratica in sé dei banner non è da considerarsi ostile a priori. Come indicato dagli stessi utenti, quindi, l’implementazione dei video deve partire da questi 5 must fondamentali.

  1. annoiato_internet_noia_engagement_mobileAccorciare, accorciare, accorciare. Il 57% chiede video pubblicitari più corti, un punto già approfondito su queste pagine con lo studio di Microsoft Canada, che rivela come i giovani concedano in media un'attenzione di circa 8 secondi. Altrimenti detto: via mobile funziona il colpo di fulmine e le dimensioni contano.
  2. Funzionalità più avanzate. Il 73% degli intervistati ha riscontrato molte difficoltà nella riproduzione dei video (buffering, errori di caricamento…) e Il 41% chiede la funzionalità di scorrimento veloce.
  3. Focalizzazione sugli interessi del target. Il 21% chiede video più simili ai propri interessi personali e più di un terzo (36%) ha non ha mai visto, o ha raramente visto, un video di pubblicità rilevante in tal senso.
  4. Interattività. Il 58% dichiara di essere più disposto a tollerare i video di pubblicità in rete se questi sono interattivi.
  5. Meno quantità, più qualità. La maggioranza degli utenti (51%) è frustrata e infastidita dalla quantità di video di pubblicità online, mentre circa un terzo (23%) dichiara che volume e frequenza degli stessi sono notevolmente peggiorati in rete. Il 73%, parallelamente, non ha riscontrato alcun miglioramento qualitativo dei contenuti o della loro varietà.

 

 

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