A Natale siamo stati tutti più digitali?

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 286)

Il fantasma dei natali passati è uno spettro analogico, il periodo dedicato alla ricerca del regalo perfetto, frutto di giri per i negozi della città per mettere sotto l’albero una strenna per le persone care. Cosa è cambiato oggi? I bambini non si fermano più ad ammirare le vetrine di giocattoli, ma scorrono cataloghi multimediali di siti, da cui i genitori riescono a ordinare ciò che vogliono senza dover fare la fila grazie all’online puro e al “Buy Online, Pick up in Store” (Bopis), trend cresciuto del 43,2% nell’ultimo anno solo negli Usa. Black Friday e Cyber Monday hanno battuto ancora una volta i record di vendite negli Usa, toccando rispettivamente i 7,4 e i 9,4 miliardi di dollari e confermando una crescita annua di circa il 20%. Questi appuntamenti, infatti, sono arrivati anche nel nostro paese, dove hanno creato un lungo weekend digitale in cui tutte le ricerche, le scelte, gli acquisti sono avvenuti online, comodamente da casa. Secondo Amazon gli italiani hanno effettuato 37 ordini al secondo e, durante il solo Cyber Monday, sono stati acquistati a livello globale 4 milioni di unità di prodotti di bellezza, oltre ai classici giocattoli e vestiti. Beni poco cyber, ma sempre utili sotto l’albero. Altre iniziative interessanti hanno riguardato l’offerta della spedizione gratuita invece degli sconti promossa per il Black Friday in Uk dalla firma di zaini Cath Kidston, o la diffusione di concept più sostenibili come #greenfriday e #givingfriday, a cui ha aderito Just Eat collaborando con FoodCycle, per raccogliere fondi per i pasti da distribuire ai più bisognosi. Non è cambiato solo il modo di fare acquisti, allora, si è ampliato lo spettro del possibile.

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