Advertising trend: le 10 novità da conoscere

Uno scenario in costante evoluzione, quello dell’advertising globale, attraversato da accordi, acquisizioni, investimenti e innovazioni trasversali, che soprattutto nel caso di colossi come Google fanno la differenza a livello macro. Ecco da Business Insider Uk 10 novità e fenomeni in corso di svolgimento di cui prendere nota.

1. Ben Barokas, ex-general manager per il marketplace development di Google, ha dichiarato guerra agli ad blocker con Sourcepoint, una startup da 10 milioni di dollari, che li blocca a loro volta.

2. Google ha stretto un accordo la con società finanziaria britannica Permira per presentare un’offerta congiunta all’asta di Dunnhumby, l’unità customer loyalty di Tesco.

3. McDonald’s non intravede più il suo futuro in America. Per la prima volta in oltre 40 anni, il numero di ristoranti della catena fast food sul territorio di origine è in contrazione e porta il retailer a guardare altrove.

4. Undertone, la tech company con sede a New York, ha acquisito Sparkflow, una startup di mobile advertising situata a Buenos Aires, con specializzazione nel cross-screen. Un accordo che sembrerebbe aggirarsi sotto i 20 milioni di dollari.

5. Google ha acquisito Agawi, un’azienda che consente di provare le applicazioni sulla rete mobile prima di scaricarle. Un modo per incoraggiare gli utenti distanti dal comparto app, ma che potrebbe anche favorire la creazione di una nuova forma di installazione annunci.

6. Twitter ha lanciato un nuovo elemento chiamato Project Lightning, che punta a mostrare foto e video relative agli eventi anche a coloro che non sono registrati.

7. Apple ha inventato un nuovo tipo di advertising virale capace di tracciare gli utenti sui social media e di registrare quando un contenuto è condiviso sui vari canali come la mail e gli sms.

8. Facebook viene usato dagli utenti del Medio Oriente e dell’Africa con modalità sorprendenti via app. Gli agricoltori del Kuwait, ad esempio, stanno usando Instagram per vendere le pecore.

9. Under Armour, azienda di abbigliamento sportivo in forte crescita, ha rivelato ironicamente come la scelta del proprio nome in versione spelling britannico (con l’aggiunta di “u” ndr) derivi esclusivamente da una semplice questione di trademark e dal tentativo di ottenere un numero verde gratuito considerato “cool”.

10. Twitter è in cerca di un Ceo che possa dedicarsi a tempo pieno all’azienda. Un fatto che esclude apparentemente Jack Dorsey dalla lista dei candidati, in quanto già impegnato anche dalla sua company Square.

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