Il Rent Index (Indice affitti) della piattaforma internazionale Housing Anywhere indica per il Q3 2022 un aumento del 16,5%

HousingAnywhere la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande al mondo, presenta i risultati del suo International Rent Index per il terzo trimestre del 2022. Il report mostra come i prezzi degli affitti europei siano aumentati del 16,5% nell'ultimo anno.  Se nel trimestre precedente il rilancio della mobilità internazionale era considerato il principale motore dell'aumento dei costi di locazione, che avevano toccato uno sbalorditivo +19,3%, adesso il motivo va ricercato nell'aumento dei costi dell'energia e nell’impennata dell'inflazione annuale del 9,1%, che stanno soffiando sugli affitti, deprimendo il potere d’acquisto degli inquilini.

Uno sguardo internazionale

Rispetto al trimestre precedente, salgono alle stelle i canoni su bilocali e monolocali ad Amsterdam (+18,3% e +17,5%), Lisbona (+10% e +35,8%) e Atene (+14,3% e +15,8%), crollano invece quelli di Helsinki (-6,5% e -19,8%), Bruxelles (-4,4% e -3,2%) e Parigi (-5,6% e -6,6%). Sono le stanze private a sorprendere in questo trimestre: i loro prezzi sono aumentati in quasi tutte le città, a Milano, Berlino e Utrecht addirittura di oltre il 10% rispetto al trimestre precedente.

L'aumento relativo dei prezzi in tutta Europa può in parte indicare che le stanze private sono tornate popolari dopo la consistente diminuzione dei prezzi durante e subito dopo la pandemia. Inoltre, la minor disponibilità di appartamenti e monolocali a prezzi accessibili può aver spinto le persone a preferire questa soluzione abitativa. Va considerato che l’Europa ha acquisito sempre più popolarità come meta di studio e di turismo: l’indebolimento dell'euro la rende una meta più conveniente per i cittadini stranieri, favorendo la mobilità internazionale e spingendola oltre i livelli del pre-pandemia. La previsione è quella di un picco ancora più alto durante il prossimo anno, che metterà ulteriormente sotto pressione il mercato europeo degli affitti.

La situazione in Italia

L'andamento in crescita dei canoni d’affitto continua anche nella Penisola, pur con importanti differenze: se rispetto allo scorso trimestre, a Milano i prezzi di bilocali e monolocali si sono in qualche modo stabilizzati ai prezzi record di 1.800 e 1.160 euro (+20% e +22,5% rispetto al 2021), sono le stanze private a salire sul podio dei rincari, arrivando a toccare +27,6% rispetto all'anno scorso e la cifra sbalorditiva di 727 euro medi rispetto ai 570 del 2021.

Nel resto d’Italia, invece, la situazione varia ancora: il mercato dei monolocali è esploso a Roma e Firenze, dove questi ultimi hanno toccato rialzi rispettivi del 25% e 31,4% rispetto allo scorso anno, con cifre attuali di 900 e 920 euro rispetto ai poco più di 700 dell’anno scorso. I bilocali si stanno invece avvicinando alla media europea, registrando variazioni minime o addirittura negative rispetto allo scorso trimestre (-5% sui prezzi degli appartamenti a Roma, con cifra tonda di 1.575 invece che 1.750). Lo stesso è successo per le stanze private: i 500 euro a Roma e Firenze restano invariati rispetto alla prima metà del 2022 e salgono di “solo” 30 e 50 euro rispetto al 2021.

Le difficoltà economiche in Europa

La crisi abitativa europea non è più causata solo dalla carenza di offerta, ma è esasperata dagli eventi in corso, come la guerra in Ucraina che ha causato una grave crisi energetica, mentre l'inflazione persistente e l'aumento dei tassi di interesse stanno iniziando ad avere un effetto tangibile sui prezzi degli immobili.

Non solo l'affitto sta diventando sempre più costoso. L'acquisto di una casa è da anni fuori portata, soprattutto per i più giovani: dal 2010 il costo dell'acquisto di una casa è aumentato in media del 45% in tutta Europa. L'aumento dei tassi di interesse e l'arresto dello sviluppo immobiliare hanno reso la proprietà di una casa più costosa che mai.

Sebbene i governi stiano intervenendo per proteggere i consumatori dall'aumento dei costi energetici, queste misure non forniscono una soluzione a lungo termine alla crisi degli alloggi.

"Le bollette energetiche senza precedenti, l'aumento del costo della vita e i continui aumenti dei prezzi degli affitti stanno mettendo a dura prova i bilanci delle famiglie -afferma Djordy Seelmann, ceo di HousingAnywhere-. I governi stanno adottando misure come il tetto massimo dei prezzi dell'energia e la sovvenzione delle bollette energetiche. Ma è importante che queste misure non distraggano la classe politica dal risolvere il problema della mancanza strutturale nell’offerta degli alloggi, che incide sui costi dei canoni d’affitto in molti mercati europei. Per affrontare le sfide attuali in modo sostenibile, i principali attori dell'ecosistema abitativo devono cercare un approccio collaborativo e rimanere concentrati sulla disponibilità degli alloggi per raggiungere l'accessibilità economica in questo periodo di difficoltà - anche se risulta più facile appoggiarsi a soluzioni a breve termine".

 

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