Al rientro, l’acquisto incauto finisce sul web

Consumi vacanzieri – Secondo una ricerca gli italiani hanno speso quest’anno oltre 12 miliardi di euro in souvenir e attrezzature per le vacanze. E solo un italiano su due è sicuro di riutilizzarli.

In cantina, nella spazzatura, riciclato pietosamente dopo essere stato incartato e infiocchettato o, ancora meglio, in vendita su internet. È questa la fine ingloriosa cui sono destinati circa la metà degli acquisti fatti per e durante le vacanze estive secondo una ricerca di Subito.it, sito di annunci di compravendita del gruppo norvegese Schibsted, attivo in oltre 20 paesi che in Italia vanta circa 2 milioni di inserzioni. Sulla base dei dati della ricerca incrociati con i dati ISTAT relativi alla popolazione italiana sopra i 18 anni, si è calcolato che quest'anno durante le vacanze estive gli italiani tornano a casa dopo aver speso oltre 5 miliardi di euro in souvenir per amici e parenti e oltre 7 miliardi di euro in attrezzature per le vacanze.

Una volta a casa, tutti in rete

Da maschera pinne e boccaglio al kit per campeggio, prima di partire ci sono una serie di oggetti senza i quali sembra di non poter trascorrere una vacanza felice. Ne risultano 7 miliardi di euro spesi, che per un italiano su tre sono finiti in libri e guide turistiche, amati soprattutto dal pubblico femminile. Il 24% degli intervistati, molti dei quali uomini, ha invece puntato sulle attrezzature tecnologiche (fotocamere, videocamere e navigatori satellitari), seguite dalle attrezzature per rendere più comoda e divertente la permanenza in spiaggia e le nuotate.

Ma molti di questi “indispensabili” attrezzi una volta a casa rivelano tutta la loro inutiltà. Oggi però i campioni dell'acquisto incauto e d'impulso hanno un nuovo canale, internet, e hanno tutte le intenzioni di utilizzarlo. Secondo Subito.it, il 90% di chi ha deciso di vendere l'attrezzatura acquistata prima delle vacanze lo farà online: un modo per finanziare lo shopping d'autunno.

Il souvenir è morto viva il souvenir

Sarà capitato anche voi di inerpicarvi per i ripidi e fangosi sentieri del Vietnam del Nord sotto una pioggia battente per raggiungere il villaggio dei popoli della montagna dove contrattare per quel magnifico pezzo d'artigianato che pensavate unico e originalissimo. E poi, tornati a casa, ritrovarlo identico nel negozietto etnico della propria città, o magari al mercato del sabato. Insomma, in tempi di globalizzazione il souvenir sembrava oggetto destinato a un giusto e dignitoso tramonto. E infatti la metà degli intervistati preferirebbe astenersi dal passare gli ultimi giorni di vacanza alla spasmodica caccia di oggetti qualsiasi da propinare ad amici e parenti. Ma poi, evidentemente, la gran parte cede, e tale spesa incide sul bilancio delle vacanze estive degli italiani per oltre 5 miliardi di euro. Abbigliamento e accessori vanno per la maggiore, scelti dal 46% degli acquirenti mentre il 45% preferisce prodotti enogastronomici. Leggermente distaccati soprammobili e altri oggetti d'arredamento. Fatica sprecata per lo più, dato che chi ha ricevuto il sudato ricordino e chi se l'è comprato per sé per lo più una volta a casa non vede l'ora di liberarsene. Il 78% di coloro che sono pronti a rivendere i souvenir ricevuti pensa di farlo online.

Chi regala i peggiori souvenir? Secondo gli intervistati sono i parenti lontani i più agguerriti fan del kitsch, seguiti a sorpresa dagli amici che meglio dovrebbero conoscere i nostri gusti, dai vicini di casa e dai colleghi che sentono l'obbligo di non tornare a mani vuote e, ça va sans dire, dai suoceri.

La hit parade dei souvenir più odiati dagli italiani

1. Miniature di monumenti/statue/palazzi (detestati soprattutto dagli uomini)

2. Cd con le canzoni tradizionali del luogo

3. Palla di vetro con neve che cade

4. Manufatti con conchiglie (aborriti soprattutto dalle donne)

5. Prodotti enogastronomici acquistati al duty-free dell'aeroporto

6. Calamite colorate da attaccare al frigorifero

7. Abbigliamento o accessori con il nome del posto visitato

8. Statuette/amuleti che cambiano colore con il tempo

Fonte: Subito.it

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