Al via un progetto comunitario sulla sostenibilità della pera

Select immagine campi
Apo Conerpo annuncia “Pears with love”, iniziativa comunitaria che sottolinea la sostenibilità della pera nel suo percorso dall’albero fino alla tavola dei consumatori

Raccontare la filiera sostenibile della pera, dal campo alla tavola, per informare i consumatori e affinché possa essere da esempio per buone pratiche in altri ambiti dell’alimentazione. È lo spirito di “Pears with love”, progetto comunitario di cui ha dato notizia Apo Conerpo ScA, che è la più grande organizzazione europea di produttori ortofrutticoli con 6.700 aderenti, riuniti in 48 cooperative distribuite nelle regioni ortofrutticole più vocate d’Italia, 30mila ettari coltivati e oltre un milione tonnellate di frutta e verdura commercializzate ogni anno.

Le finalità

Secondo una nota diffusa da Apo Conerpo, l’iniziativa “ha come obiettivo principale quello di raccontare e portare ad esempio quella della pera come filiera produttiva sostenibile dal campo alla tavola”, sensibilizzando sugli sforzi del mondo agricolo per affrontare il cambiamento climatico, proteggere l’ambiente e preservare la biodiversità, contribuendo allo stesso tempo a economie più circolari e stili di vita sani e sostenibili”.

L’organizzazione rivendica l’impegno profuso per lanciare l’iniziativa che mira a “salvaguardare i valori di sostenibilità ambientale e supportare i consumatori nel compiere scelte alimentari sane e sostenibili, fornendo loro informazioni chiare sulle caratteristiche specifiche dei metodi di produzione nell'Unione per tutti prodotti ortofrutticoli e in particolare la pera, in termini di rispetto dell’ambiente, sicurezza alimentare, rintracciabilità, autenticità ed etichettatura”, sottolinea Davide Vernocchi, presidente di Apo Conerpo, promotore del progetto insieme ai produttori che rappresenta.

Il benchmark della Fao

In particolare, il progetto si concentra sulla sostenibilità della produzione e del consumo della pera, avendo come riferimento la definizione di agricoltura sostenibile formulata dalla Fao. Un benchmark sia per gli operatori del settore, sia per i consumatori, che possono contribuire a proteggere il suolo limitando l’uso dei fertilizzanti e dei pesticidi chimici. Oltre che riducendo al minimo l’inquinamento e il consumo delle risorse idriche, nonché le emissioni dei gas a effetto serra; potenziare l’agricoltura biologica e di precisione, ma soprattutto.

I benefici della produzione frutticola

Lo studio evidenzia i benefici che la produzione frutticola, grazie alla presenza di piante legnose perenni, apporta in termini di carbonio sequestrato, apporto di nutrienti esogeni, possibilità di attuazione di pratiche di coltivazione sostenibili e di biodiversità.

Il progetto avrà uno stand dedicato presso la Hall 2.2, Stand A10 a Fruit Logistica, l’appuntamento mondiale per tutta la filiera e i decision maker del settore ortofrutticolo internazionale, che si terrà a Berlino, dall’8 al 10 febbraio prossimi.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome